
"Abbiamo stabilito il record quanto a durata dell’audizione", dice il presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi Pierantonio Zanettin. Termina infatti abbondantemente dopo le 16 quella di Antonino Monteleone e Marco Occhipinti de ’Le Iene’. Iniziata alle 11,30 è per larga parte secretata. Ed è proprio nelle ore in cui si è svolta a telecamere spente che, spiega a margine il presidente Zanettin, "sono arrivati molti spunti investigativi. Hanno raccolto materiale e interviste che non sono andati in onda perché non hanno ancora avuto quei riscontri di veridicità che li garantiscono rispetto al dovere del giornalista. Comunque interessanti. Li valuteremo. Sono emersi protagonisti nuovi di cui non avevamo sentito parlare, protagonisti della vita senese pubblica e meno pubblica".
In avvio è stato Monteleone a ricostruire quanto già visto nei molteplici servizi andati in onda sulla morte di Rossi. Dalla visita a Lorenza Pieraccini, allora segretaria dell’ad Fabrizio Viola che aveva detto loro "di non essere mai stata cercata da nessuno" alla ricostruzione di come avvenne il contatto con Pierluigi Piccini (sarà sentito dalla commissione il 21 ottobre) smentendo che tutto fosse preordinato. E la scoperta del microfono nascosto da parte dell’ex sindaco sarebbe stata reale. "Abbiamo esplorato molte ipotesi", rivendica Monteleone passando in rassegna quanto già ampiamente declinato nelle trasmissioni. Notando in un passaggio come "fino al giugno 2013 non venivano registrati gli accessi" alla Banca. Racconta che a seguito della denuncia fatta da giudici e magistrati che si sono sentiti diffamati "ci sono state già due proroghe delle indagini preliminari. Quello che posso dire è che non c’è stato comunicato né il rinvio a giudizio, né è arrivata l’archiviazione". Monteleone parla più a lungo, Marco Occhipinti un po’ meno (almeno a telecamere accese), riferendo tra l’altro che un collega di Rossi gli aveva detto di aver parlato con lui due giorni prima della morte ed "era sul pezzo". Insomma, non appariva uno che voleva farla finita.
Quando riprende l’audizione pubblica (una parte però va persa perché la trasmissione via web non avviene forse per un problema tecnico) è il vice presidente della commissione Luca Migliorino a sottolineare "come nel primo video e nelle foto del 6 marzo non si vede il post it con scritto il nome di Ettore Gotti Tedeschi, ex presidente dello Ior. Compare solo dopo. Chi l’ha messo lì?".
Ma la notizia più attesa arriva dal presidente Zanettin che annuncia "di voler ascoltare i primi di novembre (forse il 4, ndr) l’avvocato Giancarlo Pittelli ma prima dobbiamo interfacciarci con la procura di Catanzaro". Perchè il legale, imputato nel processo ’Rinascita Scott’ nato dall’inchiesta del procuratore Nicola Gratteri, dice in un’intercettazione che Rossi "non si è sucidato". E che "se riaprono l’indagine succede un casino grosso".
Laura Valdesi