Mostruos3 Pride 2024 Duecento in corteo a difesa dei diritti Lgbt

A Siena si è svolto il Mostruos3 Pride 2024, un Pride alternativo e più inclusivo rispetto al Toscana Pride, organizzato da varie associazioni per promuovere la protesta e la sovversione come valori fondamentali dell'evento.

Mostruos3 Pride 2024 Duecento in corteo a difesa dei diritti Lgbt

Mostruos3 Pride 2024 Duecento in corteo a difesa dei diritti Lgbt

Per le strade di Siena sfila il Pride alternativo: il Mostruos3 Pride 2024. Nel ’mese dell’orgoglio Lgbt’, in città è stata organizzata una manifestazione diversa, più inclusiva, con l’obiettivo di rompere alcuni schemi. La risposta c’è stata: circa 200 persone hanno affollato il centro. Una sfilata che è stata organizzata con tre carri autofinanziati e costruita dal basso, con musica e dj, ma soprattutto molti interventi da parte delle tante realtà, regionali e nazionali, che hanno aderito. Durante gli interventi gli attivisti hanno spiegato la decisione di indire un evento alternativo al Toscana Pride. "Vogliamo sancire una differenza con i pride istituzionali dal punto di vista politico e anche dal punto di vista della consapevolezza, cioè su come si autogestisce un corteo nel rispetto di tutti – ha commentato Francesca Parri, rappresentante della Collettiva Frog, fra le organizzatrici del Pride –. Ci siamo ripresi le stesse strade in cui ci fischiano, ci inseguono, ci insultano e ci discriminano per urlare che “Il Pride è protesta e sovversione“. Non staremo più al vostro concetto di ’normalità’". Un’idea nuova, che dimostra come il dibattito intorno alle tematiche Lgbt sia sempre più complesso e anche una certa vivacità all’interno delle associazioni senesi di sinistra. A dar vita alla manifestazione sono state infatti numerose associazioni come Link Siena, Collettiva F.r.o.g., Poliamore Siena e Movimento Elaga che hanno organizzato l’evento e Giustizia climatica Ora, Potere al popolo, la rete dei comunisti, Non una di meno, Adi Siena, ma anche numerose realtà provenienti da tutta Italia. "Per noi liberazione intersezionale è liberazione di tutto e tutti – ha detto Parri –: il Pride non nasce come una festa, nasce come una rivolta, come una protesta. Non nasce da un’azienda che ha messo fondi a disposizione per creare un carro: non deve essere una festa, ma un rinnovo della protesta".

Eleonora Rosi