
"Mps non rientra nella strategia Bper". Cimbri non vuole giocare al risiko
"Monte dei Paschi di Siena non fa parte della strategia che Bper sta seguendo". Carlo Cimbri, guida del gruppo assicurativo Unipol, che presidente del gruppo Unipol, azionista di Bper con una quota di poco inferiore al 20 per cento, sollecitato poi sul tema delle aggregazioni bancarie, ha liquidato la questione affermando di non vedere all’orizzonte fusioni nell’ambito del panorama bancario italiano. Lo ha detto a margine del convegno ’Welfare, Italia’, riguardo a un eventuale interesse di Bper per Banca Mps, che ha iniziato l’iter per il ritorno ai privati, dopo la scelta degli advisor.
Anche Cimbri, così, si unisce al coro dei rifiuti a partecipare al risiko della finanza. Che resta un gioco solo sulla carta, anche se il Mef ha in qualche modo iniziato a tirare i dadi, ribadendo la sua scelta a voler privatizzare il Monte, cedendo la quota del 64% entro le scadenze della Ue.
Intanto Rocca Salimbeni continua per la sua strada. Venerdì 27 inizierà il processo d’appello che vede imputati Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, condannati in primo grado a 6 anni sempre per la contabilizzazione dei derivati. Dopo la Cassazione con le assoluzioni definitive a Mussari e Vigni, le previsioni sono di un esito uguale. L’8 novembre l’ad di Banca Mps, Luigi Lovaglio, illustrerà i conti del terzo trimestre.