Mps, un giorno in aula. Il gup rinvia a giugno la decisione sui crediti. Il Comune vince sui Boc

A Milano fissate altre udienze per il caso delle rettifiche sugli Npl che vede coinvolti gli ex vertici Profumo, Viola e Tononi, più Betunio. Palazzo Pubblico batte Rocca Salimbeni sui derivati, ma solo sul merito.

Mps, un giorno in aula. Il gup rinvia a giugno la decisione sui crediti. Il Comune vince sui Boc

Mps, un giorno in aula. Il gup rinvia a giugno la decisione sui crediti. Il Comune vince sui Boc

C’è sempre qualche novità di giornata sul tema delle inchieste e dei processi relativi al Monte dei Paschi. Ieri addirittura due notizie: la prima negativa per la Banca ma positiva per Siena, inteso come Comune, la seconda neutra, nel senso che è l’ennesimo rinvio di decisioni. Partiamo da quest’ultima: on si concluderà prima della fine di giugno 2024 la maxi udienza preliminare, davanti al gup di Milano Fiammetta Modica, nei confronti degli ex vertici di Mps Alessandro Profumo Fabrizio Viola e Massimo Tononi, nell’ambito del procedimento per false comunicazioni societarie, falso in prospetto e aggiotaggio sul caso della corretta contabilizzazione dei crediti deteriorati.

Ieri, nel procedimento in cui tra associazioni, risparmiatori ed investitori si sono costituite 5.185 parti civili e che si tiene nell’aula bunker davanti al carcere di San Vittore, si è costituito il responsabile civile citato, la stessa Banca Mps. Nella prossima udienza, fissata per il 22 dicembre, l’istituto di credito potrà chiedere l’esclusione dal procedimento, così come gli imputati potranno chiedere che escano alcune delle parti civili e il gup si dovrà pronunciare. Intanto, il giudice ha fissato altre udienze per il 22 aprile, il 30 maggio, il 20 e il 27 giugno. Tra gli imputati figura anche l’ex dirigente Mps del bilancio, Arturo Betunio. Il terzo filone d’inchiesta sulla banca che fu aperto a Milano, è relativo ai bilanci ed alle comunicazioni al mercato per gli anni 2014-2015-2016 con riferimento alla "relazione semestrale pubblicata il 29 luglio 2016".

Sulla vicenda il gip Guido Salvini, dopo aver rigettato una richiesta di archiviazione proposta inizialmente dalla Procura, aveva disposto una perizia per verificare la corretta contabilizzazione delle rettifiche in base ai risultati di tre ispezioni di Bankitalia e Bce tra il 2012 e il 2017. I due esperti, in oltre 6 mila pagine, avevano concluso che, tra il 2012 e il 2015, Mps non aveva contabilizzato tempestivamente nei bilanci rettifiche su crediti per oltre 11 miliardi di euro.

Bisogna aspettare, forse non fino a giugno, anche per conoscere il ’quantum’ relativo ai danni subiti dal Comune di Siena sulla ristrutturazione dei Buoni Ordinari Comunali, che sono finiti come sottostante di contratti derivati e che avrebbero comportato pesanti oneri aggiuntivi per le casse di Palazzo Pubblico. Ieri il tribunale, nella sentenza di primo grado, ha dato ragione al Comune nel merito, ma non è entrato nella sostanza della quantificazione del danno. La giunta di Palazzo Pubblico, ai tempi dei precedenti assessori al bilancio, in particolare di Luciano Fazzi, avevano richiesto come risarcimenti per gli interessi più alti pagati sui Buoni Ordinari Comunali (emessi soprattutto per finanziare il progetto Santa Maria della Scala) una somma tra i 7 e gli 8 milioni di euro. Nella sentenza non si parla di soldi, ma è in ogni caso la prima sconfitta in sede legale nel corso del 2023 subìta dal Monte dei Paschi. Che però gioisce per vittorie ben più consistenti, a cominciare dalla bocciatura della richiesta di 450 milioni di danni avanzata dal fondo Alken, anche nella Corte d’Appello civile. Dulcis in fundo, la revisione del rating di Banca Mps, prova che le agenzie e i mercati hanno valutato positivamente sia i bilanci sia le strategie per il futuro.

Pino Di Blasio