Tornerà venerdì, questa volta nella seduta congiunta delle commissioni Statuto e regolamenti e Affari generali, la bozza di regolamento dell’armamento della polizia locale, insieme alla modifica dei due articoli del regolamento generale del Corpo laddove si prevede che i vigili urbani non siano dotati di armi. Se tutto filerà liscio, la prossima settimana nuovo passaggio in commissione Statuto e regolamenti - con l’espressione formale del parere - per approdare in consiglio giovedì 13.
Lunedì c’è stato il primo confronto nella commissione Statuto e regolamenti. Due le principali richieste di chiarimento e approfondimento, da parte di alcuni consiglieri: la definizione dei termini per l’esenzione (oltre agli obiettori di coscienza) e la previsione nella forma attuale di una possibile deroga per l’armamento anche nei giorni del Palio. Partiamo da quest’ultimo punto, su cui lunedì sono state avanzate le principali perplessità. L’attuale formulazione dell’articolo 12, nella bozza sottoposta ai consiglieri, prevede che "il personale della polizia locale, comandato in servizio in Piazza del Campo… nei giorni che vanno dalle prove regolamentate antecedenti la Tratta dei cavalli alla conclusione della Carriera non porta l’arma assegnata in dotazione né i dispositivi...", quali lo spray al peperoncino o il taser.
Ma è sul comma successivo che si sono incentrati più rilievi: "In deroga al disposto di cui sopra (e quindi ai vigili senza armi in Piazza nei giorni del Palio ndr) il comandate del Corpo, su richiesta del sindaco qualora vi siano fondati motivi di ritenere che la sicurezza degli appartenenti alla polizia locali o degli altri attori del Palio che operano nella Piazza del Campo sia in grave e concreto pericolo, o che vi sia pericolo per la salvaguardia dei beni dell’amministrazione comunale di rilevante valore storico-artistico, può disporre con un provvedimento formale che gli appartenenti al Corpo di Polizia locale che operano nella Piazza del Campo prestino, per l’occasione, servizio armati e/o muniti dei dispositivi… In ogni caso il sindaco, prima di disporre il servizio armato in occasione del Palio, acquisisce il parere del prefetto e ne dà comunicazione al Magistrato delle Contrade".
È su questa discrezionalità, prevista in casi eccezionali ma comunque prevista, che sono state e saranno sollevate perplessità, se quanto previsto nella bozza resterà anche nella formulazione finale dell’atto da portare in consiglio. A meno che non si intervenga a seguito del confronto nelle commissioni.
L’altro tema su cui ci si è concentrati lunedì è stata la questione dell’esenzione. Nella prima stesura è previsto, all’articolo 22, che "gli appartenenti alla Polizia locale che siano in servizio da più di cinque anni possano chiedere di essere esonerati dal porto dell’arma…". Una scadenza individuata in base a quanto previsto nei concorsi di assunzione del personale stesso. Su questa procedura sono stati comunque chiesti approfondimenti, per uno dei due punti su cui per ora si è maggiormente puntata l’attenzione dei consiglieri.