Museo Archeologico al top. Siamo allo sprint finale per la riapertura al pubblico

Fase conclusiva per i lavori di riallestimento delle sale e delle esposizioni. In questi giorni affidati altri due necessari adeguamenti per la sicurezza. .

Museo Archeologico al top. Siamo allo sprint finale per la riapertura al pubblico

Il Museo Archeologico. sta completando l’operazione di rinascita già iniziata dalla precedente amministrazione comunale

Museo Archeologico di Colle, rush finale verso la riapertura al pubblico completando la grande operazione di rinascita già iniziata dalla precedente amministrazione comunale. Mentre sono entrati nella fase conclusiva i lavori di riallestimento delle sale e delle esposizioni, infatti, sono di questi giorni gli affidamenti per altri due necessari adeguamenti per la sicurezza: il primo riguarda una manutenzione straordinaria e messa a norma dell’impianto antincendio, il secondo prevede la progettazione e l’ installazione di un nuovo impianto di videosorveglianza, che consenta il controllo di tutti gli ambienti museali dell’antico Palazzo del Capitano di piazza Duomo dove il museo intitolato al celebre archeologo senese Ranuccio Bianchi Bandinelli (nella foto) è ospitato. "Il nuovo Archeologico sarà bellissimo, ma c’è da spendere ancora molti soldi", aveva detto il sindaco Piero Pii, e fra questi sono compresi anche 75.000 euro per la redazione di un progetto di accesso diretto dal fondovalle di Bacìo al giardino del museo e da lì non solo alle sale di esposizione, ma anche al terziere cittadino Castello. Accesso diretto che, in teoria, esisterebbe già e potrebbe essere facilmente completato, ma che nei fatti esige ancora l’uso del condizionale perché non può essere utilizzato e che è, quindi, bisognoso di una pressoché totale riqualificazione. A rendere il progetto realizzabile è la presenza nelle mura medievali che costeggiano il lato nord del Castello, di un’antica e semisconosciuta porta da cui si accede direttamente ad un ambiente situato nella parte sottostante il giardino, in cui, decenni fa, era stata posizionata una scala a chiocciola metallica per salire al piano superiore del palazzo: il progetto, però, si era fermato lì, la scala non è mai stata utilizzata ed oggi è impraticabile perché non a norma né adeguabile a moderni criteri di legge e, soprattutto, non è sicura ed è perciò necessario smontarla, rimuoverla e sostituirla con un nuovo sistema di salita al piano superiore. Questione che si intreccia strettamente con il progetto di un nuovo impianto di risalita a Castello dal parco di Bacìo e dai suoi parcheggi sotto le mura, per rendere più facilmente accessibile al turismo la città alta, favorendone in questo modo anche lo sviluppo commerciale, la rivitalizzazione e la mobilità dei residenti.