!["Il fatto non sussiste", il verdetto del tribunale di Salerno anche per Del Mese. Estranei alle vicende che determinarono il fallimento del pastificio Amato. "Il fatto non sussiste", il verdetto del tribunale di Salerno anche per Del Mese. Estranei alle vicende che determinarono il fallimento del pastificio Amato.](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/OTdjZjI1NzEtZjA5Ni00/0/mussari-e-ceccuzzi-assolti-non-ce-stato-nessun-concorso-in-bancarotta.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
"Il fatto non sussiste", il verdetto del tribunale di Salerno anche per Del Mese. Estranei alle vicende che determinarono il fallimento del pastificio Amato.
di Laura ValdesiSIENATutti assolti, con formula piena. "Il fatto non sussiste", il verdetto del giudice del tribunale di Salerno. Non c’è stato alcun concorso in bancarotta fraudolenta relativa al fallimento del pastificio Amato della città campana da parte di Giuseppe Mussari, ex presidente Mps, di Franco Ceccuzzi, ex sindaco di Siena, e dell’ex presidente della commissione Finanze della Camera Paolo Del Mese. Molti a Siena ricordano quest’ultimo tra l’altro per il decreto ’Salva-Contrade’ su cui si impegnò molto insieme a Ceccuzzi. Assolti ieri, ma "perché il fatto non costituisce reato", anche tutti gli altri imputati non senesi del processo iniziato nel dicembre 2017.
"La tesi dell’accusa non era suffragata da alcun elemento anche minimamente indiziario e non era degna neppure di approdare al dibattimento ma doveva essere archiviata già in sede di udienza preliminare", sottolinea l’avvocato Fabio Pisillo che difendeva Mussari insieme al professor Tullio Padovani. "Questo per tanti motivi, primo fra tutti che i dirigenti che seguirono il finanziamento di Capital Service hanno testimoniato, insieme a Marco Morelli che ne era amministratore delegato, che si trattò di un finanziamento assolutamente ordinario sotto il profilo dell’istruttoria, in alcun modo sollecitato da nessuno, tantomeno da Mussari ed erogato in un momento nel quale il pastificio Amato non era in stato né di insolvenza, né di crisi. Quanto a Mussari, per inciso, in Capital service non ha mai avuto ruoli di alcun genere", aggiunge Pisillo. Che in un nota congiunta con Padovani ha evidenziato come "sin dalla fase dell’udienza preliminare avevamo sostenuto la palese inconsistenza dell’accusa. Ora, dopo un processo iniziato nel lontano dicembre 2017, il tribunale ha sancito l’assoluta estraneità del nostro cliente Mussari, insieme a Ceccuzzi e Del Mese, riguardo alle vicende che determinarono il fallimento della storica azienda salentina. Dopo le assoluzioni, sempre e tutte con la massima formula di estraneità ’perché il fatto non sussiste’ relative alla vicenda aeroporto di Ampugnano, all’ostacolo alla vigilanza per il presunto nascondimento del ’famoso’ mandate, al processo milanese per manipolazioni di mercato e falsi in bilancio, fallimento Ac Siena, per la quinta volta le accuse mosse nei confronti dell’avvocato Mussari si sono rivelate verticalmente infondate. I fatti addebitati non sussistono, dunque, ma i processi monumentali sì, sono sussistiti eccome, e con essi le gravi ferite inferte che niente e nessuno rimarginerà, tantomeno chi ha coltivato accuse tanto roboanti, quanto infondate". Ceccuzzi era difeso dagli avvocati Pier Matteo Lucibello di Firenze e Leonardo Brogi di Siena.