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L’assessore regionale Nardini
Restano senza stipendio i lavoratori di Telco. Una situazione di incertezza che va avanti da mesi e che ha determinato, nel recente periodo, anche una serie di dimissioni dei lavoratori, che hanno trovato sistemazioni differenti in un settore, le telecomunicazioni, che offre opportunità di occupazione. Così è avvenuto anche nella sede di Colle di Val d’Elsa, area industriale di Belvedere. Un organico quasi dimezzato rispetto ai cinquanta dipendenti in forza fino a qualche settimana fa, in una realtà che in Toscana conta adesso 259 effettivi sui quasi 400 in precedenza attivi presso le aree produttive, cinque in tutto, nelle quali Telco è presente. I temi più stringenti della questione sono stati esaminati due giorni fa al tavolo ministeriale, a Roma.
Ha partecipato anche Alessandra Nardini, assessora regionale al Lavoro: "Sono emerse in tutta la loro gravità le difficoltà della Telco-Tsd, che fanno seriamente temere riguardo alla continuità operativa e occupazionale e non lasciano intravedere tempi certi sul pagamento delle spettanze arretrate", ha detto Nardini a conclusione del tavolo alla presenza pure dei responsabili dell’ufficio dell’unità di crisi del Ministero, dei rappresentanti sindacali di categoria e delle confederazioni territoriali, dei rappresentanti aziendali di Tsd e di alcuni rappresentanti di FiberCop, principale committente di Tsd. "È emerso uno scenario estremamente preoccupante", spiega Nardini. I rappresentanti dell’azienda hanno informato di aver presentato l’istanza per la procedura di composizione negoziale della crisi di impresa presso la Camera di Commercio di Roma e comunicato di voler dismettere alcuni appalti. Ma "non ci è stata prefigurata una chiara prospettiva industriale e occupazionale – ha osservato l’assessora – e non ci sono certezze sui tempi per il pagamento delle spettanze non corrisposte, dicembre, la tredicesima e adesso anche gennaio".
"La società Tsd – ha fatto notare Nardini – non ha fornito dettagli su quali attività dovrebbero proseguire, quali altre andranno a essere svolte da altri soggetti, e quali saranno i rispettivi perimetri occupazionali e le garanzie". "Inoltre – ha aggiunto l’assessora – come Regione Toscana ho manifestato l’esigenza di comprendere con precisione dove sono andati e a far cosa i lavoratori che sono già usciti da Tsd Parliamo di 200 dimissioni dal 31 dicembre 2024 quando l’organico era invece di 750 persone a livello nazionale e circa 400 in Toscana".