Per chi ama le parole, la studiosa del linguaggio Vera Gheno è un autentico faro. Dalla scoperta di ‘petaloso’, l’aggettivo inventato da un bambino ed entrato nel vocabolario, fino alla proposta di estendere l’uso dello ‘schva’, il simbolo adottato per indicare il genere neutro, la popolare sociolinguista offre una ghiotta opportunità agli studenti di alcune classi quinte delle scuole superiori di Montepulciano, ma anche a chi seguirà la diretta streaming sui social: il Comune è riuscito infatti a garantirsi la presenza della studiosa nel Giorno della Memoria.
Lunedì alle 10.30, Gheno sarà relatrice nell’aula magna dei Licei Poliziani, nell’incontro ’La storia e la memoria attraverso le parole, tra passato e presente’. Altro protagonista della conferenza, lo storico Luca Bravi, docente all’Università di Firenze e collaboratore del Museo regionale della Deportazione e della Resistenza, che da molti anni offre il proprio contributo alle iniziative di Montepulciano.
"Le parole sono forti strumenti emotivi, capaci di mantenere viva la memoria dei traumi storici e di evitare che le tragedie del passato vengano dimenticate" afferma Lara Pieri, assessora alle Memoria. E c’è da aspettarsi che Gheno, usando le sue abituali, forti ‘immagini’, dimostri come e in che misura il linguaggio d’odio possa insidiare il patrimonio rappresentato dalla memoria.
Diego Mancuso