La violenza sessuale sulla moglie e i maltrattamenti in famiglia non c’erano stati. Le conseguenze giudiziarie per il presunto autore, invece, ci sono state tutte sì. All’incubo dentro il quale il colligiano F. S aveva visto scivolare la sua vita, ha messo fine ieri mattina il Tribunale di Siena che lo ha assolto con formula piena da tutte le accuse, restituendogli onorabilità e dignità di padre. In questa brutta storia di accuse false e di conseguenze vere, infatti, ci sono di mezzo anche due bambini, che hanno vissuto gli ultimi mesi soltanto con la mamma, ospiti di una struttura protetta, mentre il babbo era forzatamente distante da loro. Davanti al collegio giudicante presieduto dal presidente Luciano Costantini, F. S. si è presentato assistiti dai suoi legali, gli avvocati Francesco Ierardi del foro di Roma e Marta Laghi del foro di Siena e quando ha sentito il giudice pronunciare la frase "assolto con formula piena", non è riuscito a trattenere la commozione. "Per lui è finito uno strazio durato quasi due anni – commenta l’avvocato Ierardi – Un periodo durante il quale il nostro assistito ha sofferto molto: le accuse infamanti, le misure cautelari, il sospetto, se non, addirittura, la condanna già sentenziata dall’opinione pubblica, la censura morale e, soprattutto, il lungo, lunghissimo allontanamento forzato dai figli. Forse la cosa più dura da sopportare per un padre che sa di essere innocente. Un’innocenza che adesso non è più sostenuta da lui solo, ma che è stata sentenziata da un Tribunale con un atto che lo libera da tutte le accuse". L’incubo di F.S. era cominciato quasi due anni fa, quando la moglie aveva sporto denuncia contro di lui, accusandolo di averle usato violenza sessuale e di averla maltrattata. "La sentenza fa giustizia di queste accuse e restituisce al nostro cliente ciò che gli è stato tolto – conclude l’avvocato Ierardi – Ricostruire non sarà facile, ma, almeno, potrà cercare di farlo da persone innocente".
Alessandro Vannetti