REDAZIONE SIENA

"Nessuno spinge per bere in maniera rischiosa"

Anche le cantine in provincia di Siena corrono ai ripari per evitare l’effetto boomerang che il nuovo codice della strada...

Anche le cantine in provincia di Siena corrono ai ripari per evitare l’effetto boomerang che il nuovo codice della strada avrà sull’enoturismo. "Nessuno di noi spinge per bere in maniera rischiosa – dice Alessandro Gallo, enologo e direttore di Castello d’Albola a Radda in Chianti – e non ho mai visto nessuno concludere ubriaco una degustazione". Le cantine hanno già messo in campo alcune misure: "Si stanno già dotando di etilometri – continua Gallo – per fare il test prima di mettersi alla guida". Altri imprenditori sono ricorsi ai driver offrendo così servizi dedicati ai clienti. "Le carenze infrastrutturali sono un altro problema dei distretti del vino – dicono Donatella Cinelli Colombini e Violante Gardini del Casato Prime Donne di Montalcino e della Fattoria del Colle di Trequanda –. Possiamo incentivare l’uso dell’autobus ma raggiungere le cantine senza mezzi privati è complicato. Abbiamo pensato di offrire uno sconto di dieci euro sul prezzo dell’esperienza enoturistica per chi, uscito dalla cantina, guiderà l’auto. Il guidatore dovrà limitarsi a un solo assaggio e sarà il vino top previsto dal programma".

Al tintinnìo dei calici si abbina la sicurezza in strada. Anche la Tenuta Mariani di Massarosa, che da tempo propone degustazioni di prodotti locali e vino, ha attivato il servizio navetta in cantina proseguendo dunque un’iniziativa nata in modo disinvolto (e in convenzione con alcuni hotel) per l’estate, ma che adesso si è trasformata in una necessità per evitare lo spauracchio dell’etilometro. "Un dipendente è assegnato alla guida del bus anche per le aperture serali – sostiene Ido Mariani – perché abbiamo visto un crollo del 70 % con le degustazioni, anche con i turisti che passano, vengono, si fermano, comprano e portano via una bottiglia, e difficilmente si mettono a bere tre o quattro calici pensando di ripartire con la macchina. Purtroppo queste pene così stringenti ci obbligano a rendere consuetudine quello che è nato come un trasporto occasionale e turistico per godere di un tour nelle nostre cantine".