MASSIMO CHERUBINI
Cronaca

Neve e freddo sull’Amiata Temperature a meno 8

Una ventina di centimetri ha incrementato il manto bianco sulle piste. Ma i venti di guerra non hanno richiamato molti sciatori sulla vetta

di Massimo Cherubini

Sull’Amiata è tornata la neve naturale. Una ventina di centimetri caduti dal cielo che hanno incrementato il manto nevoso esistente grazie all’impianto di innevamento artificiale.

Dall’Est, oltre a soffiare i venti della drammatica guerra, sono arrivati anche quelli freddissimi di burian e tramontana.

In vetta all’Amiata la colonnina del termometro è tornata abbondantemente sotto gli zero gradi: a meno otto. Anche ieri il protagonista è stato il freddo pungente e, per buona parte della giornata, anche spruzzate di neve.

Mezzi spartineve in azione per tenere libere le strade che collegano alla vetta e alle piste da sci. Ieri quasi tutte percorribili con gli impianti conseguentemente aperti. Le condizioni dell’innevamento, specialmente nelle parti basse, non sono delle migliori. Ma la stazione è aperta. Cosa di non poco conto visto che da tempo questo, causa tempo e covid, non si verificava.

Torna la neve ma ieri non ha fatto da gran richiamo. C’era gente in montagna, diversi sciatori. Ma non a livelli delle passate domeniche. Un po’ il tempo, un po’ per il momento di grande apprensione che tutti viviamo per l’esplosione della guerra in Ucraina, ieri le piste da sci sono state poco frequentate.

Chi ha sfidato il tempo riuscendo anche a dimenticare, momentaneamente, i grossi problemi, ha trascorso una bella giornata sulla neve. Non si registrano, per fortuna, incidenti salvo qualche piccola caduta che è cosa frequente. Ma senza conseguenze. La poca gente non ha abbassato i livelli dei controlli. Sulle piste gli specialisti del settore dei carabinieri in servizio alla Tenenza di Abbadia San Salvatore. Sempre presenti i volontari del soccorso alpino per affrontare eventuali emergenze. Nella tarda serata di ieri la precipitazione ha ripreso consistenza.

Neve in montagna ma anche nei paesi della zona dove ne era già caduta. Poca neve con il pericolo del gelo. Questo è il rischio per chi viaggia sulle strade della montagna o deve raggiungerli. Le prevenzioni - a partire dallo spargimento di sale per contrastare il formarsi di ghiaccio - sono state attivate. Ma gli automobilisti sono invitati alla massima cautela. Da ricordare che vige l’obbligo di avere le catene a bordo o di viaggiare con pneumatici da neve.

Quella di ieri è stata l’ultima neve per giungere alla fine della stagione?

La speranza degli operatori è che ne cada altra. Sulla chiusura degli impianti la data più probabile resta quella del prossimo 20 marzo.