MASSIMO BILIORSI
Cronaca

Nicchio, il cappotto del 1834 firmato Tognazzi

Il dirigente dei Pispini ricoprì l’incarico solo per un anno: due presenze, due vittorie

Il cappotto del Nicchio del 1834 ha una firma precisa, quella del capitano Paolo Tognazzi. Fra l’altro ha una media invidiabile, visto che ha ricoperto la massima carica paliesca solo per quell’anno, con due successi su due presenze. Dopo Adamo e dopo Domenico un altro Tognazzi si mette a servizio della Contrada con un risultato più che eccellente. Il suo legame vincente è aver offerto la massima fiducia al fantino Giovanni Brandani detto Pipistrello, uno dei grandi del periodo. A luglio il dominio del Nicchio è quasi totale, nonostante la bella partenza dell’Onda con l’esperto Bonino, il recupero di Pipistrello fu pronto e senza possibilità per gli altri. Questa è una delle cinque vittorie di questo rinomato fantino. Merito ovviamente anche del cavallo morello di Lorenzo Iacopi. Ed eccoci ad agosto: ancora la sorte bacia il Nicchio con il baio di Gaetano Santi e quindi fu semplice riportare Pipistrello in via dei Pispini. Parte in testa il Drago che cade a San Martino. Anche Pipistrello cade ma il cavallo fa tutto da sè, prende la testa e vince nonostante la strenua lotta con l’Onda. Vittoria sul filo di lana: fu il Granduca Leopoldo II che decise chi aveva vinto. Decretò il momento storico del rione, per l’unico cappotto della sua storia.

Massimo Biliorsi