
di Gabriele Voltolini
"Golden State Warriors select Nico Mannion from Siena, Italy". Con queste parole nella notte italiana tra mercoledì e giovedì il vice commissioner della NBA Mark Tatum ha annunciato l’approdo di Niccolò Mannion nella lega più importante del mondo, nella squadra in cui milita un’icona del basket mondiale come Steph Curry. Si tratta di un avvenimento a suo modo storico per la nostra città: Mannion, uno dei talenti più fulgidi del basket italiano, è infatti il primo giocatore nato a Siena che disputerà un campionato NBA.
Era il gennaio del 2001 quando suo padre Pace, giocatore di altissimo livello con alle spalle 6 stagioni oltreoceano ed una carriera da protagonista in serie A tra Cantù, Treviso e Caserta, arriva a sorpresa alla Virtus Siena in serie B1, scelto dal presidente Bruttini e dall’allora ds Marco Pisani per sostituire l’infortunato Casalvieri e tentare l’accesso ai playoff. E’ un colpo da 90 perché Mannion, nonostante i 41 anni di età, è un giocatore fortissimo e un professionista esemplare che di li a poco diventa la guida in campo della squadra allenata da Zanchi.
"Mi ricordo il suo grande carisma, in partita e in allenamento – commenta l’ex compagno di squadra Luca Rossi, al tempo poco più che diciottenne – era una figura di riferimento per tutti, una vera e propria guida. Ricordo anche la moglie Gaia, al tempo incinta proprio di Nico, che spesso veniva alle cene insieme alla squadra. E’ stato un onore per me poter giocare con Pace".
Il 14 marzo del 2001, dopo 2 mesi dall’arrivo a Siena, al Policlinico Le Scotte nasce proprio Niccolò che vive insieme ai genitori e a un bellissimo labrador in un appartamento nella strada di Radi. Il campionato 200001 prosegue e mamma Gaia, ex pallavolista professionista conosciuta da Pace ai tempi di Caserta, porta Nico sulle tribune del palasport di Viale Sclavo a seguire le gare del padre. La Virtus a fine anno si salva grazie al 2-0 ai playout contro Trapani, con qualche rimpianto per non aver acciuffato i playoff promozione per soli 2 punti, e Mannion a fine giugno saluta Siena per chiudere la carriera in Sicilia.
Il soggiorno di Niccolò a Siena è stato dunque piuttosto breve, ma il ragazzo ha sempre tenuto a ricordare le sue origini senesi, anche nelle numerose interviste realizzate. La sua carriera, fin qui, è stata un continuo crescendo: prima l’high school Pinnacle a Phoenix e successivamente l’approdo in Ncaa con gli Arizona Wildcats, esperienze intervallate dalle presenze con le nazionali giovanili italiane che hanno portato poi alla convocazione, appena diciassettenne, con la nazionale maggiore nel luglio 2018, chiamata che ha permesso a Niccolò di diventare il quarto giocatore più giovane della storia della nostra nazionale.
Adesso per il "piccolo" Mannion si aprono le porte della NBA, scelto al secondo giro con il numero 48 proprio dalla franchigia che scelse anche suo padre nel draft del 1983. A distanza di 37 anni Niccolò seguirà dunque le orme del padre e se, con bravura e un po’ di fortuna, riuscirà a imitarne le gesta, il suo probabilmente non sarà solo un passaggio nella Nba. Sempre con l’Italia nel cuore e con una storia da raccontare, una storia che parte da Siena e dalla Virtus.