REDAZIONE SIENA

Niente trasporto scolastico ’Miracolo’ del Comune: "Oggi lo studente disabile potrà andare in classe"

A lieto fine la storia segnalata da La Nazione: caso risolto in nove giorni. Il servizio sarà svolto dalla Misericordia per conto di Palazzo Pubblico.

L’avvocato Giuseppe Bianchi e, in alto a destra, l’articolo uscito il 7 settembre

L’avvocato Giuseppe Bianchi e, in alto a destra, l’articolo uscito il 7 settembre

di Laura Valdesi

SIENA

Un piccolo miracolo. Il bambino disabile al 100% costretto a cambiare scuola, passando da Siena a Monteroni, e rimasto senza un mezzo di trasporto per andare in classe, da oggi potrà frequentare regolarmente le lezioni nel plesso della Val d’Arbia: il servizio è assicurato dalla Misericordia per conto del comune di Siena. "Grazie all’amministrazione del capoluogo in primis, ma ho incontrato anche la grande disponibilità di quella di Monteroni. E alla fine si è individuata la soluzione per portarlo alle medie. Entrambi i Comuni hanno dimostrato elasticità, buonsenso e soprattutto umanità", commenta l’avvocato Giuseppe Bianchi che era stato incaricato dalla madre dello studente di occuparsi del problema. Dando voce alla donna, vedova da due anni, senza patente e non in grado di portare il piccolo a scuola perché lavora dovendo mantenere la famiglia. La storia, pubblicata e seguita dal nostro giornale, ha colpito per la delicatezza della situazione che la madre da sola non avrebbe mai potuto risolvere ma anche perché i più deboli vanno tutelati. E questo bambino, che a Siena non voleva tornare avendo avuto evidentemente un’esperienza negativa, non poteva certo interrompere il percorso scolastico per via del pulmino.

L’inghippo del trasporto nasceva dal fatto che madre e figlio vivino ad Isola d’Arbia, comune di Siena, mentre il bambino era stato iscritto a Monteroni poiché in classe nel capoluogo non voleva saperne di tornare. Proprio la residenza in un comune diverso aveva provocato l’impasse: nessuno scuolabus che potesse andarlo a prendere a casa e riportarlo. Frequentando il plesso di un comune diverso, Siena incontrava difficoltà a garantire il trasporto, idem Monteroni perché non era cittadino del paese.

Ma sono bastati nove giorni, da quando anche La Nazione si è occupata del caso, per trovare la quadra. "Alle 7,50 verrà a prenderlo a casa la Misericordia e, per i primi giorni, in attesa di trovare una figura professionale che lo accompagni nel tragitto, obbligatoria essendo minorenne, la madre andrà con lui. Sarà poi riaccompagnato alle 14. Cosa mi ha detto la singora? Quasi un miracolo, contentissima. Emozionata e riconoscente nei confronti del Comune di Siena ma anche di Monteroni che si è interessato di loro. Un grazie va agli assessori e ai rispettivi uffici, disponibili a prendersi cura di una questione soprattutto umana. Quanto allo studente, il suo desiderio era andare a Monteroni: esaudito".