"Noi dobbiamo fare i tamponi per andare al ristorante, per i turisti però non c’è bisogno. Serve un principio di proporzionalità". E ancora: "Abbiamo consegnato a mano il documento anticipato la scorsa settimana alla prefettura. E vogliamo risposte dai nostri governanti sul territorio. Il primo di aprile saremo ancora pieni di vincoli e di restrizioni, nonostante la fine dello stato d’emergenza il 31 marzo", spiega Manuela. Una delle manifestanti arrivata ieri alle 10 da Poggibonsi per protestare in piazza Duomo. "Siamo preoccupati per i nostri bambini – aggiunge –, ho due figli. Ancora non vengono liberati da queste misure che devono decadere all’insegna del rispetto dei diritti fondamentali", prosegue. Mentre un gruppo con i cartelli dove c’è anche scritto "82 anni età media dei decessi per Covid" attende l’inizio della manifestazione in cui uno degli slogan gridati è ’No green pass, no green pass’.
"Con lo stato di emergenza deve cadere ogni vincolo. Siamo qui per metterci la faccia e perché in una democrazia, anche se siamo una piccola minoranza, la politica e le istituzioni devono dare le risposte ai cittadini", questa la priorità. In tanti ricordano anche che le persone con la terza dose sono state contagiate dal covid "e che i soldi per la sanità sono stati spesi male", a loro avviso.
La.Valde.