Non sarà un Natale semplice per i 299 operai dello stabilimento Beko di Siena, che mercoledì hanno visto annunciare ai vertici della multinazionale turca - che solo nell’aprile scorso aveva rilevato Whirlpool - durante il tavolo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, un piano industriale che comprende 1935 esuberi e la chiusura dello stabilimento, insieme a quello di Comunanza, entro dicembre 2025. La disperazione, con i lavoratori da giorni in presidio di fronte allo stabilimento, si è subito trasformata in mobilitazione. E se l’interlocutore non sembra voler rispondere alle richieste di governo e sindacati, che chiedono la ritrattazione del piano industriale, allora a farsi carico della "responsabilità politica, sociale ed economica del territorio"", come dicono i rappresentanti sindacali, devono essere le istituzioni.
Per questo motivo ieri mattina gli operai hanno sfilato in protesta tra le vie di Siena, fino a Piazza del Campo, dove hanno incontrato la sindaca Nicoletta Fabio. "Dobbiamo lottare tutti insieme - ha detto Fabio -, non si possono buttare via le chiavi dello stabilimento, non lo accetto. Proverò in tutti i modi a salvaguardare il sito, che è vostro e della città, non di chi decide di farne ciò che vuole. Esattamente come voi, anche io non mollo. Non siete carne da macello. Reindustrializzare è l’unica via, è il momento di trovare una soluzione efficace e che dia una prospettiva a 300 famiglie, simbolo della capacità produttiva e lavorativa della nostra città".
La mobilitazione andrà avanti anche nei prossimi giorni. "L’annuncio da parte della proprietà di Beko della chiusura degli stabilimenti - è intervenuto ieri Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana - è inaccettabile. Io domani (oggi, ndr) sarò a Siena, davanti ai cancelli della fabbrica. Voglio parlare con i lavoratori, mettermi d’accordo su quelle che sono le linee comune d’azione. La Toscana non tollera un atteggiamento di questo genere, faremo tutto quanto nelle nostre forze per poterlo contrastare". "Il piano presentato da Beko è inaccettabile, hanno fatto eco il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, e la capogruppo al Comune di Siena, Lorenza Bondi.
Andrea Talanti