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Nomine, Carrelli Palombi a Lecce Presidente della Corte d’appello

Il suo nome è stato proposto all’unanimità dalla V commissione del Consiglio superiore della magistratura. Il via libera del plenum in autunno. Intanto arriverà a Siena il giudice Frangini che guiderà la sezione penale.

Nomine, Carrelli Palombi a Lecce Presidente della Corte d’appello

di Laura Valdesi

SIENA

Il dado (è quasi) tratto. Manca solo la delibera del plenum del Consiglio superiore della magistratura sulla proposta di nomina di Roberto Carrelli Palombi di Montrone a presidente della Corte di appello di Lecce. Prima di essere sottoposta al plenum, comunque, deve essere trasmessa per il ’concerto’ al ministro della giustizia. Dunque, salvo imprevisti, si profila all’orizzonte un altro cambiamento importante nello scacchiere delle posizioni apicali del palazzo di viale Franci, dove a fine giugno è intanto arrivato il nuovo procuratore della repubblica Andrea Boni.

Il nome di Carrelli Palombi è stato come detto proposto all’unanimità dalla V Commissione del Csm per presidente della Corte di appello di Lecce il 27 luglio scorso. Prenderà il posto lasciato da Lanfranco Vetrone, se i passaggi anzidetti non riserveranno novità. Un incarico prestigioso che lo porterebbe lontano da Siena dove è arrivato nel luglio 2016, ben sette anni fa. Un territorio che conosceva bene. "E’ nella mia casa di Castiglione d’Orcia, il mio rifugio, – dichiarò all’epoca a La Nazione – che ho scritto le sentenze più difficili e delicate. Migliaia di pagine, per esempio, sulle vicende seguite quando ero a Reggio Calabria e mi occupavo di criminalità organizzata. Ho lavorato alla strage di Duisburg, tra l’altro il filone dei fiancheggiatori che avevano portato le armi da San Luca in Germania". Per oltre 4 anni, prima di venire a Siena, era stato tra l’altro consigliere di Cassazione addetto alla seconda sezione penale.

Il passaggio della nomina di Carrelli Palombi nel plenum del Csm potrebbe avvenire, stando agli standard, alla ripresa dell’attività. Fra fine settembre o, più probabilmente, a inizio ottobre. La presa di possesso dell’incarico a Lecce, però, più tardi. Comunque entro l’anno. Se questo fosse davvero lo scenario, però, si aprirebbe una ’falla’ dirigenziale nel tribunale di Siena. Per tale ragione l’auspicio è che si possa insediare quanto prima il nuovo presidente della sezione penale, il giudice Fabio Frangini, attualmente a Firenze. Nel suo caso il plenum del Csm si è già pronunciato favorevolmente il 5 luglio scorso. Frangini andrebbe a ricoprire l’incarico che era stato di Luciano Costantini, da tempo presidente del tribunale di Livorno. Toccherebbe proprio al giudice fiorentino il compito di guidare le toghe senesi nel periodo che passerà tra il trasferimento di Carrelli Palombi a Lecce e l’arrivo del suo sostituto, certo non prima del 2024. Sarebbe dunque utile un affiancamento di Frangini a Carrelli Palombi per il passaggio di consegne e per prendere pieno possesso della situazione che dovrà gestire.

Fra i processi che l’attuale presidente del tribunale sta seguendo anche quello in Corte d’assise per l’omicidio di Largo Sassetta con due imputati, zio e nipote, che è solo alle battute iniziali. A settembre saranno ascoltati infatti i primi testimoni. Troppo presto per capire se proseguirà comunque Carrelli Palombi con le udienze oppure no. Anche se alla ripresa dell’attività dopo le ferie giudiziarie l’aula al terzo piano dovrebbe essere dotata della possibilità di videoregistrazione che è contenuta nella riforma Cartabia.

In questo complesso passaggio di testimoni, anche l’addio già annunciato del giudice Jacopo Rocchi che va nel Lazio.