I vecchi proverbi, con mille variazioni sul tema, incitano a non considerare chiusa una partita prima dell’ultimissimo atto. Però sarà il caso, per una volta, di provare a guardare con fiducia all’annuncio dell’Anas sulla soluzione in vista per una parte dello sciagurato nuovo tracciato della Cassia. Quello che ormai da un paio di decenni, anno più anno meno, ha lasciato macerie incarnate da piloni di cemento abbandonati nelle campagne a sud del capoluogo.
Ora dovrebbe essere questione di mesi, per l’avvio della gara di appalto: i dirigenti Anas, nell’incontro con la presidente della Provincia Agnese Carletti e i sindaci del territorio, hanno annunciato che la progettazione esecutiva per il tratto Monsindoli-svincolo Monteroni nord è completata. Mancano - e non un dettaglio, chiaro - gli ultimi 60 dei 149 milioni di euro totali. Ma, e qui sta la novità, il resposabile struttura territoriale toscano di Anas Stefano Liani ha sottolineato che a inizio anno il ministero delle Infrastrutture compie sempre la ricognizione sulle opere già cantierabili, per programmare le prime spese dell’anno.
E quindi è considerato pressoché automatico (ma, appunto, meglio attendere l’ufficialità) il finanziamento totale dell’opera e "l’affidamento dei lavori che potrebbe avvenire entro il 2025", come osservato nel comunicato stampa diffuso dalla Provincia dopo l’incontro.
Un’opera considerata decisiva per risolvere parte dei problemi dell’attracco alla città da sud (tra sovrappasso dei binari a Isola d’Arbia, collegamento con la Siena-Grosseto, aggiramento dei centri abitati) e che fa il paio con i 67 milioni di euro di interventi sulla Cassia, considerando anche le delicate opere per ponti e gallerie che a loro volta incidono in maniera pesante sui collegamenti tra Siena e il sud della provincia.
Sono le novità più rilevanti di un incontro che ha fatto il punto ancora sulla Due Mari: confermata l’ipotesi di conclusione dei lavori del raddoppio entro il 2026 (restano la galleria di Pari, il lotto tutto senese tra il bivio di Orgia e il viadotto delle Potatine, l’altro grossetano sotto Civitella), è ancora indietrissimo l’ipotesi di raddoppio del lotto 0, il tratto che unisce Siena-Grosseto e Siena-Bettolle. Va anche detto che la cifra prevista per pochi chilometri di strada è abnorme: si ipotizza un costo da 379 milioni di euro, al momento ne sono disponibili 12, è facile prevedere che da qui a quando lo stanziamento attuale sarà trentuplicato, di soldi ne serviranno ancora di più. Ci sarà tempo per riparlarne, ancora per qualche anno almeno.