LODOVICO ANDREUCCI
Cronaca

Nuove aste per ’La Fabbrichina’. La Vulcania resta fuori dai giochi. Fallisce l’intervento del Comune

Il curatore ha rifiutato l’offerta di acquisto formulata dall’amministrazione comunale, si spera in un privato

Il curatore ha rifiutato l’offerta di acquisto formulata dall’amministrazione comunale, si spera in un privato

Il curatore ha rifiutato l’offerta di acquisto formulata dall’amministrazione comunale, si spera in un privato

All’indomani del rifiuto da parte del curatore d’asta dell’offerta di acquisto formulata dall’amministrazione comunale per ‘La Fabbrichina’, escono le nuove aste con svariati lotti. Le prime due aste si terranno il 5 marzo. La prima riguarda il terreno denominato ‘centro del cristallo’, poco sopra ‘l’Agio’, dove era previsto un grande immobile dedicato al materiale più identitario di Colle. La base d’asta è di neanche 11mila euro. La seconda sempre in data 5 marzo riguarda ulteriori terreni, posti ai fianchi del ‘Poggino’, proprio accanto agli immobili sulla collina. Si parte da 22.600 euro.

Il 20 marzo tocca al lotto B (ovvero l’edificio residenziale sulla collina). Si parte da una base di 531mila euro, con un rilancio minimo di 6mila. Il valore stimato dell’immobile è di un milione e 614mila euro. Nella descrizione dell’asta viene sottolineato che il titolo abilitativo risulta scaduto e sarà necessaria la richiesta di nuovo titolo per il proseguimento dei lavori. All’appello manca l’asta della Vulcania, ovvero il lotto E. Proprio per questa parte il Comune con il sindaco Alessandro Donati aveva vinto nel 2021 un bando dell’agenzia dei processi partecipativi, con un finanziamento da 18mila euro per il progetto di una nuova biblioteca proprio nell’ex Vulcania. Non solo, stanziò 400mila euro per una proposta vincolante di acquisto di un immobile da fallimento nell’area ex Fabbrichina.

L’attuale primo cittadino Piero Pii, però, ha chiarito leggendo la lettera del curatore: "L’offerta di acquisto formulata dall’amministrazione comunale per ’La Fabbrichina’ non è stata accettata dalla procedura in quanto relativa solo a una porzione dei beni che compongono il lotto interessato e che avrebbe portato alla creazione di un fondo intercluso". Forse, a breve potrà uscire anche l’asta relativa alla Vulcania per ora, però, tutto tace. Non c’è, quindi, ancora pace per la zona. È da pensare che il lotto B non può essere pensato senza il lotto E e viceversa, almeno come progettazione e piano di funzioni.

C’è chi ancora sogna nella Vulcania la biblioteca di Colle e chi spera in un intervento privato. Non male sarebbe pensare a un polo civico che possa comprendere dal Comune stesso fino all’aula consiliare, ma anche la biblioteca, il Suap e la polizia municipale. Un’operazione che potrebbe essere possibile data la vastità dell’area e le scomode posizioni e conformazioni di questi servizi pubblici, al momento. Tante sono, quindi, le idee e la voglia di vedere finalmente attuata la riqualificazione totale de ’La Fabbrichina’, però, serve sciogliere prima di tutto il nodo della proprietà.

Lodovico Andreucci