ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Nuove case popolari. Ipotesi San Miniato, addio ai cinque milioni pronti per viale Bracci

Cancellata la previsione per cui era stato approntato il cantiere, abbandonato da anni. Il Comune in cerca di finanziamenti regionali recupera il vecchio progetto nel quartiere eterno incompiuto.

Nuove case popolari. Ipotesi San Miniato, addio ai cinque milioni pronti per viale Bracci

L’area in fondo a via Nenni dove sono previsti gli alloggi popolari

Per ora siamo all’atto politico di indirizzo, ma a Palazzo comunale confidano che i fondi regionali arriveranno per realizzare i 24 nuovi alloggi Erp nella parte finale di via Pietro Nenni, accanto all’ultimo palazzo sul versante superiore della strada. Davanti all’attuale area sgambamento cani, prima della curva che porta a via Di Vittorio.

Un’operazione che in sostanza va a sostituire quella mai nata in viale Bracci, per cui erano disponibili 5 milioni di euro, sull’area ex Consorzio agrario acquistata a suo tempo dal Comune. Nel corso dello scorso mandato, Siena casa approntò la recinzione per il cantiere: da anni quella rete cadente fa pessima mostra di sé in una delle strade più transitate della città e quantomeno, ormai cancellata la previsione urbanistica, andrebbe ripristinato un aspetto dignitoso per l’area.

L’ipotesi nacque e fu presentata durante il mandato Valentini, ma alla fine è tramontata. Ora questa nuova prospettiva, già delineata quindici anni fa, "per far fronte alla grave emergenza abitativa", in un quadro che però presenta costanti criticità. Non è un caso che dallo scorso anno anche la Fondazione Monte dei Paschi sia entrata nella partita con il bando Habitus, mettendo a disposizione 200mila euro per ristrutturare alloggi del patrimonio Erp in tutta la provincia, che hanno consentito di intervenire su dodici appartamenti nel Comune di Siena e altri otto in altre realtà.

Il bando sarà ripresentato anche alla fine di quest’anno, un aiuto importante in un quadro però complesso, come rilevato più volte in particolare da Gianluca Marzucchi di Polis e Adriano Tortorelli di Progetto Siena. Perché a fronte dei 1038 appartamenti nel comune capoluogo, circa 140 sono inutilizzabili perché necessitano di ristrutturazioni importanti. E anche gli alloggi regolarmente assegnati, avrebbero bisogno di interventi di manutenzione (dalle caldaie ai tetti, basta pensare alle denunce di infiltrazioni in caso di piogge consistenti a San Miniato) che Siena casa stenta a mettere a punto con regolarità.

Ora la prospettiva dei nuovi alloggi a San Miniato, in un’area peraltro al centro di attenzioni urbanistiche. Nell’ex tiro a segno, sotto la curva che unisce via Nenni a via Di Vittorio, era stata prospettata la realizzazione di una Rsa privata, ma non se ne farà di niente. Tutti da verificare, al momento, altri possibili utilizzi dell’area.

Il tutto in un quartiere da decenni alla perenne ricerca di un’identità: dagli errori iniziali perpetuati nel tempo (la passerella in via Nenni ne è un esempio plateale), alla opere realizzate con il contratto di quartiere che solo ora stanno trovando una coerenza: il parcheggio mai aperto e la piazza in discesa che finiva in mezzo alla strada, oppure l’auditorium dai mille problemi. Almeno su questo fronte, i lavori che stanno procedendo restituiranno una nuova identità al quartiere.