Nuovo stop all’energia rinnovabile Impianto Agrivoltaico di Gracciano bloccato dal comune di Colle

Archiviazione della procedura abilitativa semplificata per mancanza della valutazione di impatto ambientale

Nuovo stop all’energia rinnovabile  Impianto Agrivoltaico di Gracciano  bloccato dal comune di Colle

Nuovo stop all’energia rinnovabile Impianto Agrivoltaico di Gracciano bloccato dal comune di Colle

Ancora non si schiariscono le nubi sulla questione Agrivoltaico a Gracciano. D’altro canto sull’energia rinnovabile a Colle le polemiche si accendono ad ogni passo. In tre mesi il progetto di impianto Agrivoltaico è incappato in un triplice cambio di normativa e ieri è arrivato l’atto del comune di Colle per procedere all’archiviazione della PAS (procedura abilitativa semplificata) per mancanza di prerequisiti essenziali ovvero di VIA (valutazione di impatto ambientale). La firma dell’atto è dell’Arch. Rita Lucci, che specifica che la decisione è stata presa a seguito di una conferenza dei servizi, durante la quale erano presente tutti i soggetti competenti. Presenti, per la società proponente, senza diritto di voto anche l’amministratore delegato, accompagnato dal gruppo di progettisti ed avvocati. Si tratta del secondo caso, perché a metà febbraio di quest’anno al progetto si era opposto il comitato civico Elsa Viva inviando un’osservazione al ministero della Transizione ecologica per la procedura di Valutazione di impatto ambientale chiesta dalla società. La domanda, infatti, è se all’orizzonte di Colle si stia profilando un altro ‘caso tubone’ Inoltre, la società proponente aveva presentato al Comune una richiesta di ‘Procedura Abilitativa Semplificata’ che, a determinate condizioni, consente l’avvio dei lavori dopo 30 giorni. L’ufficio Ambiente comunale aveva risposto di no, che l’istanza di Pas non può essere accolta per una serie di ragioni che vanno contro la normativa. Una burocrazia che lascia, quindi, nel pantano questo importante progetto di sviluppo sostenibile. Nel caso specifico si tratta di 21.892 moduli fotovoltaici capaci di produrre complessivamente fino a quasi 14.500 megawatt di potenza. Un impianto progettato in località Casino di Scarna, a breve distanza dalla frazione Gracciano nel Comune di Colle. Ad idearlo è la ‘Ccen Gracciano Srl’ di Bolzano, la quale sostiene che il grande campo agrofotovoltatico di Scarna non solo non è incompatibile con l’attività agricola, ma anzi può integrarla e sia la sua realizzazione (sei mesi di lavoro) che la sua attività produttiva (30 anni) porteranno a Colle vantaggi economici e occupazionali, con 44 persone addette alla costruzione, che soggiorneranno in città e 12 all’esercizio, senza contare i benefici dell’energia elettrica pulita prodotta.

Lodovico Andreucci