Scorrendo la sentenza del Consiglio di Stato, ennesima sconfitta dell’Acr Siena che fu di Emiliano Montanari, c’è da perdersi nella complessità della vicenda che a noi parrebbe semplice: non rispetti (platealmente) una convenzione, perdi tutti i diritti che ne derivano. Evidentemente i rivoli della giustizia sono molto più contorti, se ad ora siamo riusciti a capire che la competenza è dei giudici ordinari e non di quelli amministrativi. Bene fa il Comune ad andarci, questa volta, con i piedi di piombo. Fare una forzatura a un passo dalla mèta, e con un campionato ormai stravinto senza lo stadio, sarebbe un errore illogico. Quindi calma, gesso e soprattutto prepararsi al meglio a cosa dovrà accadere un minuto dopo la riassegnazione delle strutture.
CronacaNuovo successo ma è giusto andarci cauti