Quando il rapporto fra vicini di casa si trasforma in odissea. Tensioni, incomprensioni, comportamenti sopra le righe. Finché non monta quell’ansia che induce a temere addirittura per la propria incolumità. Uno stato d’animo che ha conosciuto bene la coppia (l’uomo adesso è deceduto) parte offesa nel processo per stalking ad una 55enne che vive a Chianciano (anche se i fatti sono accaduti nel comune di Montepulciano) ed ad un 32enne che abita invece in una frazione poliziana. Per entrambi il pm Mariella Sebaste ha chiesto ieri la condanna a sei mesi. Pena che è stata poi confermata dal giudice Simone Spina e, concesse le attenuanti generiche, convertita in pena pecuniaria, 4500 euro da pagare in 18 rate. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Elena Brocchi e Leonardo Brogi, ieri sostituito dalla collega Carla Guerrini. La coppia che ha subito stalking non si era costituita parte civile.
Ad indagare erano stati i carabinieri ascoltando testimoni, ovviamente la coppia costretta persino a trasferirsi, secondo l’accusa, in un’altra abitazione per evitare i continui ’attacchi’. Utili anche i filmati registrati dalle telecamere installate dalle persone offese. Erano state messe in realtà nel mirino da quattro persone, due risultano infatti giudicate separatamente. Era capitato più volte che si affacciassero alla finestra vedendo che il 32enne brandiva un bastone e lo batteva su una mano con atteggiamento intimidatorio, oltre ad ascoltare musica a tutto volume. Per non parlare poi delle frasi offensive rivolte nei confronti della vicina, una donna di 54 anni, che veniva accusata di essere una poco di buono. E se avesse avuto il coraggio di uscire dall’abitazione l’avrebbe "gonfiata", invitandola ad andarsene tornando nel paese di un’altra provincia della Toscana da cui era venuta.
La.Valde.