Omaggio a Pasqualetti. Politico e intellettuale

Folla a San Gimignano per la presentazione del libro a lui dedicato. Il ricordo della famiglia e dei colleghi.

Omaggio a Pasqualetti. Politico e intellettuale

In sala Tamagni pubblico da tutto esaurito per la presentazione del libro ’L’archivio di Ugo Pasqualetti, tra le carte di un politico e intellettuale sangimignanese’

La vita politica e culturale donata all’archivio dell’associazione senese ’La Quercia’ firmata dall’ex sindaco Ugo Pasqualetti (classe 1928, scomparso nel 2018 ) già consigliere regionale, provinciale e tanto, tanto altro ancora, in quella politica di allora, ripercorsa in sala Tamagni con un pubblico da tutto esaurito anche in piedi. Qui è stato presentato il libro ’L’archivio di Ugo Pasqualetti, tra le carte di un politico e intellettuale sangimignanese,’ (edizioni Il Leccio). Pagine riportate in luce con pazienza certosina dalla figlia Barbara e dalla nipote Giada Pasqualetti in collaborazione con Nicolò Guicciardini e Alessandro Agresti. Nelle 140 pagine si ritrova il viaggio politico di Pasqualetti dentro e fuori la sua città di quel tempo e dalla nascita del suo giornale ’Il Campanone’ da direttore e giornalista con pagine di politica, cronaca e temi satirico-brillanti.

E’ stato insomma una figura di storia politica nato e cresciuto con il Partito Comunista, a cominciare dal babbo Italo, primo sindaco eletto nel Dopoguerra in un panorama politico lontano anni luce. "Questo nostro lavoro non ha l’ambizione di essere una biografia – spiega nelle pagine la figlia Barbara – ma una raccolta di testimonianze e scritti, un modo per ricordare il babbo, un uomo che ha segnato per alcuni decenni la storia di questo territorio".

Sono intervenuti portando il ricordo di Ugo Pasqauletti, il sindaco Andrea Marrucci con i contributi di Tommaso Nencioni, gli ex sindaci Pier Luigi Marrucci, Marco Lisi, Giacomo Bassi, Franco Nencioni e le testimonianze di Gabriello Mancini e Roberto Fanciullini. Nel ricordo di Ugo Pasqualetti un comunista ’alla Berlinguer’.

Romano Francardelli