di Laura Valdesi
Una magia di colori e dettagli. Mondo fatato di luci e di sfumature che scaldano il cuore di ogni senese, quelle delle Contrade. Un’opera, il presepe realizzato da Chiara Flamini. Artista, figlia di Rompicollo e autrice anche di un Masgalano nel 2016 e del Minimasgalano 2024, in un ampio spazio della casa di Vagliagli ha voluto rendere omaggio a tutte e diciassette le Contrade. Raccontando i loro mestieri in tante piccole scene, dai vasai del Nicchio ai notai della ’sua’ Aquila, dal falegnami dell’Onda ai banchieri del Drago, dagli speziali della Pantera ai fabbri dell’Istrice, ai fornai della Lupa, per citarne alcuni. "Da tempo avevo realizzato parte di questa composizione, arricchendola negli anni. Ma quando a settembre l’ho ripresa in mano per modellarla ho rifatto tutto da capo dando l’impostazione attuale, raccontando i mestieri delle 17 Contrade. Ci sono cose realizzate da me con il das e poi dipinte, vedi le bandiere che volevo fare piegate come quando le mettiamo ai palazzi. In altri casi ho ritoccato le statuine a seconda della necessità narrativa", spiega Chiara Flamini. Che svela di avere sempre nutrito una passione forte per la Natività. "Dove ho inserito anche la pista dei barberi, in primo piano. Non è stato semplice trovare statuine di bambini soli, infatti, ho dovuto togliere gli adulti che erano raffigurati insieme a loro", prosegue. "L’aiuto dei piccoli di casa, con la loro ingenuità, è stato prezioso per gli animali. Il drago, ad esempio, arriva dall’ovino kinder", sorride Chiara. Che per il 2025 ha un altro sogno, ad ora segreto, oltre al completamento della cappella con i santi senesi. Una cosa è certa: sarebbe bello se il prossimo anno il presepe delle 17 Contrade di Chiara affiancasse l’albero dei cittini nel Cortile del Podestà.