Open day emicrania Consulenze alle Scotte

Il 31 gennaio colloqui e visite senza prenotazione in ospedale. La patologia colpisce circa il. 12 per cento della popolazione

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Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, nella giornata del 31 gennaio coinvolge gli ospedali italiani per promuovere la prima edizione dell’open day dedicato all’Emicrania, patologia cronica che colpisce circa il 12% degli adulti in tutto il mondo, con una prevalenza tre volte maggiore nelle donne. Anche l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, in qualità di ospedale con 3 Bollini rosa per il benessere e la salute della donna, aderisce all’iniziativa con colloqui informativi destinati a singoli pazienti o a gruppi.

L’iniziativa si svolge nell’ambulatorio numero 14 della Libera Professione situato al lotto 1, piano 1: non è necessaria la prenotazione, tutti i pazienti che desiderano essere informati sull’emicrania possono recarsi in ospedale, dalle 9 alle 13.30, per avere un colloquio informativo con i professionisti del Centro per la Diagnosi e terapia delle cefalee della Neurologia e Neurofisiologia clinica dell’Aou Senese, afferente al Dipartimento di Scienze Neurologiche e Sensoriali, diretto dal professor Alessandro Rossi. Il centro è coordinato dalla professoressa Stefania Battistini, della Neurologia e Neurofisiologia clinica, in collaborazione con la dottoressa Alessandra Rufa, della Clinica neurologica e malattie neurometaboliche, diretta dal professor Nicola De Stefano.

Il Centro per le cefalee delle Scotte ha di recente ricevuto un riconoscimento dalla Fondazione Onda per ’percorsi al femminile per l’emicrania’: "L’emicrania – spiega il professor Rossi - è il tipo di cefalea primaria più studiata, rappresenta una forma altamente invalidante caratterizzata da attacchi di dolore moderato-severo, mono o bilaterale, della durata di circa 4-72 ore frequentemente associati a sintomi neurovegetativi, quali nausea e vomito. Ha una spiccata tendenza a presentarsi in più membri della stessa famiglia, affligge circa il 10-15% della popolazione e più le donne che gli uomini, con un rapporto 2 a 1. Si tratta di una patologia che insorge spesso nell’infanzia o nei primi anni dell’adolescenza".