REDAZIONE SIENA

Open week di malattie cardiovascolari. Eseguiti 274 esami e 72 visite gratuite

Successo per il servizio di screening delle patologie aperto alla popolazione. Il professor de Donato: "Conseguenze gravi nel caso di ritardo di diagnosi".

Il professor Gianmarco de Donato (al centro) con il suo staff

Il professor Gianmarco de Donato (al centro) con il suo staff

Individuare patologie quali aneurisma dell’aorta addominale, stenosi delle arterie cerebro-afferenti (carotidi e vertebrali), arteriopatie ostruttive delle arterie degli arti inferiori e le insufficienze venose degli arti inferiori. Con queste finalità la Chirurgia vascolare dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, diretta dal professor Gianmarco de Donato, ha aderito all’open week sulle malattie cardiovascolari, che si è tenuto dal 26 settembre al 2 ottobre. Oltre all’organizzazione di tre seminari informativi, è stato offerto un servizio di screening delle patologie vascolari periferiche aperto a tutta la popolazione, che ha visto l’effettuazione di 72 visite specialistiche gratuite, comprensive di 274 esami strumentali ecocolordoppler.

"Lo screening precoce della malattia aterosclerotica periferica vascolare – afferma il professor de Donato – può permettere un corretto inquadramento del paziente fin da quando la malattia è in fase precoce e le possibilità di evitare o limitare complicanze future sono più alte. Un ritardo di diagnosi per le patologie vascolari può infatti determinare conseguenze estremamente gravi quali l’ictus cerebrale, la rottura di aneurismi aortici, la gangrena degli arti inferiori o le flebiti, le trombosi o le ulcerazioni da stasi venosa. L’educazione dei pazienti al corretto stile di vita ed alla correzione dei fattori di rischio – conclude il direttore di Chirurgia vascolare dell’Aou Senese – è poi fondamentale nella popolazione generale ed ancor più in chi è familiarmente predisposto allo sviluppo di tali patologie. A volte pochi minuti di screening non invasivo, quale per esempio il riscontro di un aneurisma aortico ad un esame ecocolordoppler dell’addome, può significare una vita salvata permettendo ai chirurghi di intervenire prima che la rottura aortica occorra".