REDAZIONE SIENA

Opera guiderà il bookshop per cinque anni

Ultima puntata della telenevola per l’assegnazione definitiva. E il Santa Maria della Scala ora si prepara alla nuova stagione

Opera Laboratori e Santa Maria della Scala, andata e ritorno (parziale) in tre tappe: il 9 febbraio il tormentato trasloco della società con tanto di vigili urbani e carabinieri a dirimere il contenzioso, il 3 maggio l’assegnazione provvisoria della gara per il bookshop, ora l’affidamento per cinque anni dell’incarico, grazie a un’offerta economicamente più vantaggiosa rispetto alla concorrente Silvana editoriale. Opera Laboratori gestirà la vendita di libri e gadget versando ogni anno 26.250 euro oltre Iva, con un aumento del 50 per cento rispetto alla base d’asta di 17.500 euro, cui andrà aggiunto il 22,50 per cento del fatturato effettivamente prodotto.

"La nuova assegnazione degli spazi del bookshop del Santa Maria della Scala è un ottimo risultato per il Comune e dunque per la comunità tutta, con un netto miglioramento delle condizioni rispetto al passato. Inoltre l’assegnazione a Opera Laboratori Fiorentini è un segnale di trasparenza, correttezza e buona amministrazione" commentò il sindaco Luigi De Mossi due mesi fa, al momento dell’assegnazione temporanea. Certo non si tratta di un appalto come tanti altri, perché non sfugge il valore simbolico del ritorno di una società con cui Palazzo pubblico aveva voluto tagliare i ponti, evitando il rinnovo del contratto di gestione del Santa Maria della Scala e preferendo la gestione interna attraverso Sigerico, l’ex Siena parcheggi. Opera Laboratori, attraverso il proprio responsabile senese Stefano Di Bello, aveva sempre dichiarato che avrebbe continuato a comportarsi da impresa, pronta a cogliere eventuali opportunità. E la prima si è subito presentata per la gestione del bookshop.

Tra le conseguenze di quella rottura, la più eclatante è stata la scomparsa della biglietteria unica, che aveva portato dentro al Santa Maria le migliaia di visitatori in più che affollano la Cattedrale, a maggior ragione in periodi come questo con la scopertura del pavimento. Nei giorni scorsi si è consumato un acceso confronto in commissione cultura, soprattutto sul ruolo della Fondazione Santa Maria della Scala che attende alcuni passaggi concreti (gestione immobili, soldi in cassa, nomina del direttore) per poter dare veramente il via alla stagione dell’autonomia. Ma su questo, a quanto pare, ci sarà ancora da attendere.

Orlando Pacchiani