REDAZIONE SIENA

Opera Laboratori, la cultura che crea lavoro

La società che gestisce poli museali di Firenze e Siena, oltre a Pompei e la Reggia di Caserta, pronta ad assumere 18 operatori

"Un nuovo modo di intendere l’accoglienza nella provincia di Siena e nella Toscana del sud affinché questi mesi di emergenza sanitaria non abbiano rappresentato solamente uno stop all’attività museale, ma siano serviti a comprendere ed elaborare un concetto più ampio di vera cultura dell’ospitalità riferito a tutto un territorio simbolo dell’Italia nel mondo". Con questo spirito e questa mission Opera Laboratori si dice pronta a ripartire, mettendo a disposizione delle realtà culturali di cui è concessionario e gestore un modello più contingente al momento che stiamo vivendo. Alla vigilia della prossima riapertura di musei e siti culturali, Opera annuncia nuovi investimenti sul fronte professionale, da mettere a disposizione delle realtà, istituzioni per cui lavora: recentemente l’azienda ha elaborato un piano che ha portato alla stabilizzazione a tempo indeterminato di 8 contratti di lavoro e, per la prossima riapertura dei siti culturali e di nuove attività, ha predisposto l’assunzione di 6 figure professionali, alle quali se ne aggiungeranno altre 12.

"Il mondo del lavoro – si legge in una nota di Opera - è in assoluto l’elemento più tangibile e concreto se vogliamo costruire un futuro che non sia solo immagine di un passato ormai superato, ma una visione che porti a quegli adeguamenti dell’offerta turistico-culturale di cui questo territorio ha estremamente bisogno". Il territorio di riferimento è dunque quello Senese e della Toscana Sud, ma l’azienda guarda ora anche a Volterra, Arezzo e Cortona, alla ricerca di competenze locali per valorizzare il patrimonio culturale. "Se fino a qualche mese fa – prosegue la nota che annuncia la selezione di personale - la valorizzazione di un sito di interesse culturale e turistico ruotava intorno ai contenuti, da oggi è necessario iniziare un percorso che metta il lavoro degli operatori al centro dello sviluppo del settore, allargando la dimensione di un museo, una cattedrale, un monumento a tutto il territorio di appartenenza attraverso un interesse più ampio che raccolga la domanda di un target non solo strettamente legato agli aspetti storico – artistici".

La sede senese di Opera Laboratori è pronta infatti a ripartire con progetti, che parlano di spiritualità, arte, storia, territorio e cultura dell’ospitalità, capaci di valorizzare un singolo sito culturale declinandolo con le cifre della sua terra e di rendere un museo, non come un’esperienza che inizia con l’ingresso e termina con l’uscita, ma un punto di partenza verso un viaggio emozionale più ampio e completo. L’operatore di domani di Opera è colui che promuove e gestisce il sito culturale ma non solo: diviene a tutto tondo un operatore dell’accoglienza, che deve sapere trasmettere al visitatore le opportunità che offre quel sito ma anche la città, una sorta di ‘museo a cielo aperto’, il territorio come museo diffuso, fatto non solo di arte ma anche di gusto, sapori, suoni e odori, emozioni. Ne esce una ripartenza ‘corale’, che sposa la cultura al turismo. Per le domande contattare Opera Laboratori e inviare il curriculum.