
Letteratura, arte e comunicazione politica sotto i riflettori della stagione estiva di Monteriggioni che presenta un fuori programma d’eccezione. Domani alle 18,30, presso Rooms & Wine in Piazza Dante Alighieri, la sezione "Osteria Letteraria" del cartellone ospita Gabriella Piccinni, professoressa di storia medievale all’Università di Siena, intervistata dal giornalista e scrittore Maurizio Boldrini sul suo libro di recentissima uscita. Ovvero, ’Operazione Buon Governo. Un laboratorio di comunicazione politica nell’Italia del Trecento’ (Einaudi 2022).
Un lavoro concernente la rivisitazione storica, politica e culturale del celebre ciclo di affreschi del Buon Governo, realizzato da Ambrogio Lorenzetti nel 1338 all’interno del Palazzo Pubblico di Siena, mutando i linguaggi della comunicazione politica. "Il ciclo del Buon Governo" è in assoluto una delle opere più celebri dell’arte italiana, da sempre oggetto di attenzione da parte di studiosi del pensiero politico, dell’arte, della società, della letteratura, della moda, delle istituzioni, del diritto. Ma quei 36 metri di pittura, intrecciati con i 62 versi di una Canzone che poteva essere cantata e ballata, innovarono anche il linguaggio della comunicazione politica.
All’analisi di questa innovazione, chiamata qui ’Operazione Buon Governo’, è dedicato il libro. Essa prese forma dalla volontà di governare con il consenso una società non pacificata e un’economia in trasformazione, mentre il governo dei mercanti, committente dell’opera, chiedeva la fiducia sul suo programma politico, e le leggi del Comune venivano rinnovate in un imponente testo statutario che si richiamava al diritto romano. Gli affreschi si presentano dunque come il prodotto non solo dell’artista ma anche dell’humus culturale della comunità civica e politica di cui Lorenzetti fu erede e protagonista.
Con la sua magnifica inventiva, la sua abilità tecnica e una notevolissima perizia retorica, l’artista seppe rappresentare ogni aspetto della tumultuosa realtà sociale dell’epoca, dove i principî, le virtú e i vizi della politica generavano simbolicamente i loro "civili effetti". Come ha scritto Roberto Barzanti presentando il volume, "l’ambizioso progetto, che Gabriella Piccinni, professoressa emerita di Storia medievale dell’Ateneo, ha denominato ’Operazione Buon Governo. Un laboratorio di comunicazione politica nell’Italia del Trecento’ aveva l’obiettivo di ravvivare il consenso affievolito dall’iniziale 1285 e di essere compreso da tutti".
Fabrizio Calabrese