“Un Monte d’arte” è questa la tesi del neo laureato 25enne senese Giulio Guerrini. Dottore fresco di laurea magistrale in Scienze politiche e appassionato contradaiolo, Giulio è un ragazzo innamorato della sua città. "Un Monte d’arte: un museo per raccontare una storia italiana nata nel 1472 – afferma –. Progetto per valorizzare grandissima collezione d’arte detenuta dalla Banca Mps, dove Siena potrà così annoverarsi di un museo unico e particolare nel suo genere, beneficiandone di riflesso con un ritorno d’immagine e non solo". L’arte come mezzo per esprimere la cultura, la conoscenza di un popolo, la sua storia, la sua tradizione. In sintesi, questo il possibile percorso organizzativo del progetto, continua Giulio: "In primis, qualora fosse condivisa la validità della proposta, dovrà essere valutato se realizzare il progetto nei locali di proprietà o avvalersi di una collaborazione esterna. Un’opzione potrebbe essere quella di avvalersi di un edificio storico della banca come la sede in piazza dell’Abbadia (messo in vendita dalla banca ndr) oppure dell’ex ufficio situato in via Malavolti. Il complesso sarebbe funzionale non solo per la sua posizione strategica ma anche per la visibilità che verrebbe a detenere".
"Un museo come questo, con opere di un certo valore e pregio, di grandi autori come Pietro Lorenzetti, Stefano di Govanni “Il Sassetta”, Domenico Beccafumi e Amos Cassioli, per citarne alcuni, porterebbe anche una miglioria dell’offerta turistica cittadina, esponendo un patrimonio artistico invidiabile da tutto il mondo. Dispiace anche che certe opere di immenso valore restino nascoste, anno dopo anno, in caveu e magazzini. Esponendo tale patrimonio potremmo evitare il turismo “mordi e fuggi” e dare agli ospiti un motivo in più per rimanere e vivere la città".
Una proposta quella di Giulio che fa leva sulla necessità di far riscattare una città sulla base di quello che possiede, ovvero un patrimonio artistico culturale da far invidia a tutto il mondo. Un giovane innamorato della sua città che, a differenza di tanti altri senesi, non si arrende e propone qualcosa per valorizzarla e darle la visibilità che merita.
Matteo Cappelli