"Ora spero che non lo levino per superiorità"

Il fantino Dario Colagè, noto come Il Bufera, parla dei suoi cavalli a Siena e del successo di Velluto al Palio, esprimendo rammarico per il mancato utilizzo di talenti locali.

"Ora spero che non lo levino per superiorità"

Il fantino Dario Colagè, noto come Il Bufera, parla dei suoi cavalli a Siena e del successo di Velluto al Palio, esprimendo rammarico per il mancato utilizzo di talenti locali.

Dario Colagè, detto Il Bufera, aveva due cavalli in Piazza, Benitos e Canarinu nell’Onda. "E anche Zentiles era passato per le mie mani prima di andare da Milani", dice. "Una soddisfazione vederli in Piazza, poi quando c’è la vittoria", aggiunge. Quanto al successo di Velluto dimostra "che è un grande. Peccato che Siena a volte si privi di questi ragazzi, come di certi cavalli che possono dare tanto. Lo conosco da una vita, una persona semplice, rispettosissima. Peccato che in 14 abbnni abbia fatto il secondo Palio", sottolinea Colagè che ha debuttato nella Lupa vincendo con Vipera scossa nel 1989. "Il barbaresco ha paragonato Benitos a Porto Alabe? Credo che vada molto più forte, è un cavallo da corsa. Lo monto ogni mattina, non è una cosa nuova per me. Bravi tutti e poi serve sempre un pizzico di fortuna. Ha fatto vedere quello che è, ora spero che non lo scartino perché troppo forte".

La.Valde.