REDAZIONE SIENA

"Ora un protocollo per estirpare questa piaga"

"Purtroppo anche nella nostra provincia esiste un sistema di contoterzisti, che sfruttano i bisogni giuridico-economici dei migranti, costringendoli ad...

"Purtroppo anche nella nostra provincia esiste un sistema di contoterzisti, che sfruttano i bisogni giuridico-economici dei migranti, costringendoli ad accettare condizioni estreme di lavoro con paghe sotto i 5 euro all’ora e maltrattamenti". Così la segretaria generale della Cgil di Siena, Alice D’Ercole, che lo scorso dicembre ha organizzato a Siena un convegno proprio sullo sfruttamento del lavoro.

"Questo sistema va estirpato – afferma D’Ercole –. Serve la responsabilità dei titolari delle aziende, che si affidano agli intermediari di manodopera. In altre parole ci deve essere l’obbligo di rispettare i contratti di lavoro". E ancora: "Il fenomeno dello sfruttamento in provincia ormai è un dato di fatto – continua la segretaria della Cgil di Siena –, per questo abbiamo presentato una Piattaforma sindacale unitaria, insieme a Cisl e Uil, per costruire dei tavoli tematici sul lavoro e un Osservatorio ad hoc. L’obiettivo è costruire un protocollo operativo per espellere chi sfrutta dal sistema economico e produttivo. La nostra Piattaforma si rivolge a istituzioni, Consorzi, Comuni e anche alle grandi aziende, che hanno un interesse collettivo a utilizzare manodopera in modo regolamentare".

E infine: "E’ necessario agire sulla tutela dei lavoratori, evitando appalti al massimo ribasso – è la conclusione –. Insomma, diciano ’no’ alla schiavitù legalizzata".

C.B.