FABRIZIO CALABRESE
Cronaca

Orchestra della Toscana al Politeama, da Schumann a Brahms

Il violoncello sarà l’indiscusso interprete del concerto di musica colta in programma questa sera alle 21 al Teatro Politeama di...

Il violoncello sarà l’indiscusso interprete del concerto di musica colta in programma questa sera alle 21 al Teatro Politeama di...

Il violoncello sarà l’indiscusso interprete del concerto di musica colta in programma questa sera alle 21 al Teatro Politeama di...

Il violoncello sarà l’indiscusso interprete del concerto di musica colta in programma questa sera alle 21 al Teatro Politeama di Poggibonsi. All’interno della stagione concertistica che vede per alcune date sul palcoscenico l’Ort, l’Orchestra della Toscana, diretta da Diego Ceretta. Al violoncello Enrico Bronzi. Tutti impegnati in un programma vario: di Fabio Massimo Capogrosso ’Salvador, impressioni surrealiste’ (anno 2018), di Schumann Concerto per violoncello e orchestra op.129, di Brahms Sinfonia n.1 op.68.

Robert Schumann, nella Germania della prima metà dell’Ottocento, raccoglie il lascito pesante di Beethoven, montagna che prova caparbiamente a scalare. Ma invano, dal suo punto di vista. Perciò consegna questo compito a un giovane talento. È Johannes Brahms, investito di un compito storico, da cui però si sente schiacciato. E l’anelata sinfonia, a cui Schumann lo indirizza già nel 1853, arriva a compimento ventitré anni dopo, nel 1876. E la Sinfonia n.1 di Brahms – che qualcuno, all’epoca, soprannominò ’la Decima di Beethoven’ – si ascolta diretta da Diego Ceretta, direttore principale dell’Orchestra della Toscana. Classe 1996, studia al Conservatorio di Milano composizione e si diploma in violino e poi in direzione d’orchestra con il massimo dei voti e la lode.

Precede il Concerto per violoncello e orchestra di Schumann, che lo stesso compositore lo descriveva come "un pezzo sereno", per l’occasione interpretato da Enrico Bronzi, componente del Trio di Parma, insegnante al Mozarteum di Salisburgo, direttore artistico di festival e stagioni concertistiche. Il programma comprende anche Impressioni surrealiste, del 2018, di Fabio Massimo Capogrosso, compositore umbro quarantenne conosciuto dal grande pubblico per colonne sonore degli ultimi film di Marco Bellocchio, Effetto notte e Rapito.

Fabrizio Calabrese