Due commiati a breve, del DG D’Urso e del Direttore del pronto soccorso Francesconi, ma clima tutt’altro che da ‘ultimo giorno di scuola’, all’ospedale di Nottola, per la presentazione dell’ampliamento e ristrutturazione del pronto soccorso. Quattro anni di lavori, su un arco di sei, condizionati anche dal Covid, e un investimento di circa 2,3 milioni di euro, a cui vanno aggiunti cinquecentomila euro di apparecchiature, hanno consentito di aumentare di circa duecento metri quadrati l’area del pronto soccorso e di razionalizzarla, potenziando notevolmente l’accoglienza. Dalle cinque postazioni originarie si è passati alle attuali ventidue, tutte dotate di tecnologie all’avanguardia e nuovi arredi che migliorano l’ospitalità e le condizioni di lavoro del personale; previsto anche un locale dedicato al Codice Rosa. Dunque grande partecipazione alla presentazione di questa quarta e ultima fase dell’intervento, con l’auditorium degli Ospedali Riuniti della Valdichiana gremito, e visibile soddisfazione dei protagonisti di un percorso che mette a disposizione del territorio un servizio aggiornato e funzionale. È intervenuto anche il Vescovo Augusto Paolo Lojudice che, al termine di una breve visita, ha impartito la benedizione ai nuovi locali.
Il Direttore D’Urso ha ammesso di aver fortemente voluto questa occasione perché il completamento dei lavori aveva rappresentato un suo impegno. Lascerà il posto di Direttore del Pronto Soccorso a fine anno, per la pensione, ma il Dott. Luciano Francesconi ha fortemente insistito sul ruolo di quel servizio che "rimane un punto fermo del sistema della sanità pubblica ma non può essere, in Valdichiana, la risorsa sostitutiva del territorio o dell’ospedale; per rimanere centrale nel sistema occorrono scelte politiche, il pronto soccorso non può essere la risposta a tutti i problemi".
Il Sindaco di Montepulciano Michele Angiolini, anche in qualità di Presidente della Società della Salute, ha ribattuto sulla necessità di adeguare gli organici mentre il consigliere regionale Stefano Scaramelli ha ricordato la prima richiesta di intervento, ricevuta nel 2015 dallo stesso Francesconi e dal suo collega Dott. Flavio Civitelli, e ha sottolineato il fatto che, anche durante i lavori, il pronto soccorso non si è mai fermato. L’assessore regionale alla salute, Simone Bezzini, ha rilevato la crescente necessità di "persone e modelli organizzativi, per rispondere ad una domanda di salute in continua evoluzione".
Diego Mancuso