"Ostacolo della rivale al tondino. Rischioso lasciarlo impunito"

Lettera a La Nazione dall’ex dirigente dell’Istrice Andrea Zanotti "Non è coerente richiamare la spontaneità del Palio solo se fa comodo".

"Ostacolo della rivale al tondino. Rischioso lasciarlo impunito"

L’ex dirigente dell’Istrice Andrea Zanotti ha scritto una lettera a La Nazione dopo l’intervento. di Luca Luchini. sul nostro giornale relativo alle sanzioni paliesche

"Gentilissimo direttore, non sono né uno storico né un giornalista, ma un semplice senese e contradaiolo. Le scrivo in riscontro ad un articolo apparso nella cronaca di Siena del 23 ottobre del vostro quotidiano ove veniva fatta una riflessione circa le sanzioni paliesche per le carriere del 2024. Condivido da senese (come potrebbe, per altro, essere in altro modo!) che la forza della nostra festa è stata quella di adattarsi al variare del tempo e che la spontaneità ne è il motore trainante: a nessun contradaiolo piace sentirsi chiuso in tante regole . Trovo tuttavia singolare che chi ha sottolineato questo aspetto abbia avuto anche egli rilevanti ruoli in contrada e che in tali occasioni sia stato un sostenitore di azioni giudiziarie che, a mio avviso, poco o niente hanno a che fare con il mondo del Palio. Ritengo che la coerenza debba essere tale sempre: richiamare la spontaneità del palio solo se fa comodo perché magari si rischia una sanzione, e dall’altra sostenere azioni giudiziarie (magari in danno dell’avversaria e dei suoi contradaioli), mi sembra un modo di pensare che male si sposa con la coerenza. Per quanto poi riguarda strettamente i fatti avvenuti durante il ’tondino’, dove veniva ostacolata la rivale mentre stava parlando con la rincorsa, è cosa mai vista prima che, se lasciata impunita, potrebbe costituire un precedente rischioso. Sarei curioso, a tal proposito, sapere cosa sarebbe stato scritto a parti invertite. La ringrazio per lo spazio, che, se vorrà, mi dedicherà".

Andrea Zanotti