Pacciani lascia ’Per Siena’: "Non potevo rappresentare una singola associazione"

L’ex candidato sindaco del Polo civico approda al Gruppo misto in consiglio "In Comune sarò pragmatico, valuterò gli atti. Opposizione monopolizzata dal Pd".

Pacciani lascia ’Per Siena’: "Non potevo rappresentare una singola associazione"

Pacciani lascia ’Per Siena’: "Non potevo rappresentare una singola associazione"

Prima l’annuncio di Per Siena, che parla di piano "meramente formale" e di "scelta personale". Ora la conferma di Fabio Pacciani, che lascia il gruppo di Per Siena in consiglio comunale e approda al gruppo misto. In quanto a capo di una coalizione, era stato assegnato alla lista con più voti. Ma adesso la decisione di muoversi in solitario in consiglio, in parallelo con la creazione di un’associazione civica.

Pacciani, perché questa scelta?

"In campagna elettorale ero portavoce di una coalizione, non di una sola associazione. Non ci sono altri motivi di rottura, ma non volevo essere identificato solo in una parte".

È stata davvero una separazione consensuale?

"Io non ho alcun problema con Per Siena, anzi riconosco all’associazione una capacità politica non comune".

E allora cosa è successo?

"Niente di diverso da quello che ho detto: mi sentivo a disagio a essere il rappresentante solo di una lista e non di un progetto civico".

Con Piccini com’è andato il colloquio?

"Mi ha detto che non capiva i motivi della scelta e che Per Siena mi aveva sempre garantito libertà e appoggio. Non era questo il punto, forse non sono riuscito a spiegarmi bene".

Si era parlato molto in campagna elettorale di una sua lista personale, poi tramontata sul nascere.

"Forse ha giocato anche la mia inesperienza politica, ma ora non era comprensibile che da candidato di una lista fossi diventato portavoce di una singola associazione. Avrei ragionato così con qualunque lista alla fine fossi stato collegato".

Il progetto dell’associazione a che punto è?

"Abbiamo lavorato alla definizione dello statuto con un gruppo di persone. Ora dovrà essere portato all’attenzione di tutti coloro che possono essere interessati all’atto fondativo".

Sul programma del sindaco si è astenuto, ora che posizione avrà?

"Pragmatica, valuterà il comportamento dell’amministrazione. Se sarà positivo, avrò un atteggiamento costruttivo".

Che giudizio dà dei primi mesi?

"Il sindaco ha di sicuro un atteggiamento più consono rispetto a prima. Credo che la destra abbia imparato qualcosa dai molti errori dei precedenti cinque anni".

E l’opposizione?

"Auspicherei un maggior coordinamento e dialogo. Ma mi sembra che il Pd voglia sempre dimostrare di avere il monopolio dell’opposizione".

Orlando Pacchiani