Pagella alle Scotte: "Sette aree su otto con valutazione alta"

Il direttore generale Antonio Barretta spiega il Piano Nazionale Esiti stilato da Agenas che analizza i dati relativi agli standard di qualità.

Pagella alle Scotte: "Sette aree su otto con valutazione alta"

Antonio Barretta

L’Agenas ha presentato il Piano Nazionale Esiti dell’anno 2023, calcolati su tutti gli ospedali di Italia analizzando i dati relativi agli standard di qualità. "Questi indicatori sono raggruppati in 8 aree cliniche, ovvero sistema cardiocircolatorio, nervoso, osteomuscolare, respiratorio, gravidanza e parto, chirurgia oncologica, chirurgia generale, nefrologia. La rappresentazione grafica prevede una mappa ad albero, dove a ciascuna area viene assegnato un colore di valutazione: verde scuro (molto alta), verde chiaro (alta), giallo (media), arancione (bassa) e rossa (molto bassa)" spiega il direttore generale delle Scotte Antonio Barretta.

Com’é la mappa ad albero dell’Aous del 2023?

"Molto buona, perché, su 8 aree cliniche, una (chirurgia generale) si posiziona nella valutazione molto alta, sei nella valutazione alta e soltanto una (sistema respiratorio) nella valutazione bassa. A titolo di esempio possiamo citare l’area clinica del sistema cardiocircolatorio, che è composta da 6 indicatori tra cui la mortalità a 30 giorni dall’infarto: l’Aou Senese presenta un dato pari al 2,80% rispetto ai migliori standard nazionali che pongono una soglia inferiore al 6%; e per i pazienti presi in carico tempestivamente e trattati con metodica angioplastica entro 90 minuti dall’infarto il dato è pari al 74,24% rispetto ai migliori standard nazionali che pongono una soglia superiore al 60%. Un altro ottimo risultato è relativo all’area clinica del sistema nervoso, in riferimento alla bassa mortalità a 30 giorni dall’ictus, pari a 7,35% rispetto ai migliori standard nazionali che pongono una soglia inferiore all’8%".

Come si posiziona rispetto agli anni precedenti e alle altre due Aou toscane?

"La valutazione degli indicatori PNE è migliorata significativamente rispetto al 2021 e 2022. La mappa nel 2021 presentava quattro aree verdi chiare, due aree gialle ed una arancione, mentre nel 2022 quattro aree verdi chiare, tre aree gialle ed un’area arancione. Il sistema non prevede un punteggio di sintesi per tutte le otto aree. Per quanto riguarda il confronto rispetto alle altre due AOU toscane, nel 2023 Careggi presenta quattro aree verdi scure e quattro verdi chiare, mentre Cisanello presenta tre verdi scure, due verdi chiare e tre gialle".

Qual è l’ambito più critico dell’Aous e perché?

"L’area al di sotto della media è quella relativa al sistema respiratorio che si basa su un solo indicatore, la mortalità a 30 giorni di pazienti affetti da broncopatia cronica ostruttiva riacutizzata, il cui valore 2023 dell’AouS risulta leggermente superiore alla media nazionale (12,71% , rispetto alla fascia media nazionale fino al 12%). Il dato non ci preoccupa in quanto l’indicatore in questione è condizionato dalla incompleta registrazione nella scheda di dimissione del ricovero di tutte le effettive comorbilità del paziente, ovvero delle patologie di cui è affetto il paziente al momento del ricovero oltre al problema principale per cui è stato necessario il ricovero in ospedale. Questa incompleta registrazione comporta di conseguenza una sottostima del denominatore. Ci siamo comunque adoperati per codificare in maniera esaustiva tale casistica, per cui ci aspettiamo un miglioramento nella prossima valutazione".

Qual è quindi il ranking nazionale dell’Aou Senese?

"Il sistema non prevede un ranking nazionale, né una classifica. L’Agenas ha evidenziato le tre aziende su scala nazionale che presentano tutte le 8 aree cliniche verdi. Il nostro posizionamento nel 2023 è comunque molto buono, siamo tra le Aziende con sette aree verdi e soltanto una non verde, per i motivi già esplicitati. Si tratta di un ottimo risultato, che testimonia un significativo miglioramento ed una crescita generalizzata rispetto agli anni precedenti in quasi la totalità delle aree cliniche".

Paola Tomassoni