Hanno capito che non possono trasformare il parcheggio ’Il Duomo’ nel rifugio dove attendere che le pratiche per la richiesta di asilo vengano terminate. Messaggio che è stato veicolato fra i pakistani che dormono nella struttura anche dai volontari e dalle associazioni che si occupano di loro da tempo. Ieri mattina infatti la polizia municipale ne ha trovati all’interno della struttura, non stesi in terra, davvero pochissimi. Bastavano le dita di una mano. I controlli proseguiranno anche se, è chiaro, dopo le 1 il servizio della Municipale cessa. E sicuramente i richiedenti asilo stendono le loro coperte e si riparano dalla pioggia e dal freddo sempre dentro ’Il Duomo’.
"Il martedì e il venerdì, per esempio, li accogliamo alla Corte dei Miracoli – spiega Cassandra Rofi, operatrice legale –, ne abbiamo qui una quarantina. Sono quelli del parcheggio. Così hanno un luogo dove ricaricare i telefoni, ricevendo anche cure mediche e altra assistenza. Possono pregare. Stanno da noi dalle 14 alle 18, c’è la distribuzione dei medicinali. Qualcuno è arrivato zuppo per la pioggia, stiamo raccogliendo ombrelli e impermeabili". Rofi spiega che, insieme alle altre associazioni impegnate per i migranti, Caritas compresa, "cerchiamo di offrire loro a turno spazi dove stare nei periodi di tempo dove non vanno alla mensa di suor Nevia che, ci risulta, sfiora i cento pasti. Il lunedì e il mercoledì possono frequentare corsi d’Italiano per due-tre ore, per esempio". Sono stati realizzati anche volantini che riproducono la pianta della città in cui, scritti in tre lingue, si spiega loro dove curarsi, chiedere documenti, il posto in cui trovare i bagni pubblici", aggiunge Rofi.
Insomma, si cerca di contemperare l’aiuto ai pakistani con la necessità di conservare la piena fruibilità e il decoro della struttura pubblica, il parcheggio appunto. Intanto, è la stessa operatrice legale della Corte dei Miracoli a confermarlo, si stanno allungando i tempi delle pratiche a Siena per i richiedenti asilo. "Ad alcuni è slittato l’appuntamento proprio in questi giorni senza che fosse fornita ad ora una nuova data – afferma –, altri sanno già che devono attendere marzo 2025". Tempi che forse non incoraggiano a restare sapendo di dover aspettare mesi e mesi in situazioni di fortuna.
La.Valde.