Pakistani nel posteggio: "Non potete bivaccare". Scattano sei multe. Via sacchi e materassi

Doppio intervento di Municipale e Volanti al parcheggio ’Il Duomo’. Sanzioni per aver violato l’articolo 5 del regolamento di polizia urbana. ma non le pagheranno mai. Migrante sta male e arriva l’ambulanza.

Pakistani nel posteggio: "Non potete bivaccare". Scattano sei multe. Via sacchi e materassi

Doppio intervento di Municipale e Volanti al parcheggio ’Il Duomo’. Sanzioni per aver violato l’articolo 5 del regolamento di polizia urbana. ma non le pagheranno mai. Migrante sta male e arriva l’ambulanza.

di Laura Valdesi

SIENA

Non c’è soluzione, per adesso. I pakistani, mercoledì sera erano oltre 40 nel posteggio ’Il Duomo’. Una casa per loro, a due passi dall’ufficio della questura dove trattano le richieste di asilo. Un tetto per ripararsi dalla pioggia. Ma il parcheggio non è una struttura di accoglienza. Nè lo può diventare a vita. Un rebus a cui per il momento non si trova via di uscita. Perciò polizia municipale e questura continuano ad intervenire solo per evitare che ’Il Duomo’ diventi un grande bivacco, in attesa di soluzioni per l’accoglienza. Inutile negare il disappunto dei turisti nel vedere l’accampamento, in verità negli ultimi tempi molto più ordinato. Dall’altro alcuni migranti erano visibilmente provati. E uno, al termine dell’intervento svolto dalle divise ieri a partire dalle 14.30, avvertendo dolori diffusi, è stato portato alle Scotte da un’ambulanza della Misericordia per accertamenti. Insomma, s’interviene con umanità e gentilezza. Nessuno sgombero. Piuttosto l’invito a non stare stesi in terra, occupando marciapiedi e punti di passaggio delle auto anche perché ciò rappresenta un pericolo. Per tutti.

Il primo intervento ieri mattina. Copione già visto. Viene ripetuto, con pazienza, che nel parcheggio non possono stare. Dovevano almeno raccogliere nei sacchi le loro cose, metterli da parte. Si poteva rimanere però in piedi, non stesi per terra. La novità sono state le multe fatte a sei pakistani per aver violato l’articolo 5 del Regolamento di polizia urbana che declina gli "atti contrari al decoro e alla decenza". Erano stati occupati con coperte ed altri effetti personali i marciapiedi e alcune zone dove passano persone e soprattutto auto. Una sanzione amministrativa compresa fra 80 e 480 euro che, naturalmente, nessuno dei migranti potrà pagare.

Quando intorno alle 14 c’è stato il secondo intervento, oltre a Municipale e polizia sono intervenuti due mezzi del Comune per raccogliere materassi e sacchi lasciati in terra. La ’squadra’, poco meno di dieci persone, ha controllato la situazione. Prima nella parte superiore, dove si erano radunati alcuni pakistani, chiedendo ad un migrante (foto in basso a sinistra) se aveva bisogno di aiuto. Nessun atto di forza. Il contrario. E’ stato solo controllato che fossero liberi i marciapiedi e, dove non era così, i due addetti del Comune in tuta bianca e mascherina, hanno prelevato il materiale per smaltirlo. "Avevate detto che potevano restare fino a domani!", reclama un volontario delle associazioni che aiutano i migranti. L’ufficiale scuote la testa e spiega l’intervento in corso. Ed il garbo con cui è stato condotto. Però lì non possono bivaccare. Dalla parte opposta un migrante resta steso. Sotto la coperta. Dice di stare male. Quando chiedono se vuole l’ambulanza annuisce. Che arriverà poco più tardi. Qualche ora dopo, mentre inizia a tuonare e piove forte, il posteggio si ripopola. Trascorrono qui la notte, sono tanti. Stamani verso le 8 piegheranno tutto per evitare nuovi interventi.

"I vigili e le forze dell’ordine – scrive il consigliere comunale Anna Ferretti (Pd) – sono stati garbati e collaborativi ma l’ordine andava eseguito. Il parcheggio non è un ostello per le persone. E’ per le macchine e i cittadini e i proprietari dei posti auto devono parcheggiare. Queste persone, richiedenti asilo, esistono. Hanno un nome. Dove andranno stanotte?" Soprattutto, dove andranno anche nei prossimi giorni?