Siena, 6 ottobre 2024 – Stesso luogo, identica l’ora. Alle 13 al parcheggio Il Duomo va in scena un (quasi) sgombero bis dei pakistani che hanno trascorso lì tutta la notte. Allontanati venerdì per sanificare gli ambienti ormai in condizioni igieniche precarie, non avendo un posto dove andare erano tornati la sera stessa in quella che considerano un po’ la loro casa. Il posteggio, appunto. Il più vicino all’ufficio della questura, in via delle Sperandie, dove effettuano le pratiche per la richiesta di asilo. Lì non possono stare, è stato detto ieri all’ora di pranzo ad almeno una cinquantina di pakistani ed afgani. Non possono dormire all’interno della struttura.
Ma a differenza di venerdì non sono state portate via le coperte, che hanno spostato da soli. Oppure semplicemente arrotolato. Perché è chiaro che, nonostante obtorto collo abbiano parzialmente accolto l’invito della polizia e della Municipale di non accamparsi lì, tantomeno con le tende, è proprio al ’Il Duomo’ che sono tornati alla fine anche ieri sera. Per riparsi dal freddo che durante la notte si fa sentire.
L’iniziale soddisfazione dei cittadini alla notizia della sanificazione del parcheggio, tornato libero dai migranti, è andata presto delusa. Quando, già intorno alle 8,30, qualcuno ha preso l’auto posteggiata al ’Duomo’ stessa scena: tutti a dormire al primo livello e anche in quelli inferiori. Una tenda montata nell’angolo opposto, sulla destra della rampa d’ingresso. Pantaloni stesi, calze idem. Tappeti per la preghiera. Sacchi colmi di cose accanto ai giacigli. Come se nulla fosse stato fatto qualche ora prima. Disappunto che è subito circolato sui social. Poi alle 13, come detto, il nuovo intervento della Municipale con la polizia. Hanno invitato pakistani ed afgani ad alzarsi e liberare gli spazi. “Non potete dormire qui, dovete andare via. Non è consentito”. Qualcuno ha dato retta subito, altri hanno provato a prendere tempo. E’ arrivata anche una volante della polizia. Uno degli agenti conosceva la lingua dei richiedenti asilo per cui ha gestito la situazione con abilità. Si sono radunati intorno a lui, alcune decine. Volevano un posto dove andare, si sono sentiti rispondere che lì non potevano stare. Molti sono già conosciuti alla questura, avendo presentato domanda di asilo.
Le macchine vengono ora posteggiate anche sopra il marciapiede, proprio dove stendono le coperte. Un accorgimento ma non basterà certo questo a diassuadere chi è ’homeless’, senza casa, dal riaccamparsi nel posteggio.