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Paliata Gingillo-Turbine. Ma è Zedde a vincere per la terza volta: "Lo dedico al mio Dario"

Mannucci: "Scorrettezze? Macchè, ho fatto lo stesso". Terzo Shardana. Maggi trionfa fra i capitani, Cini tra i barbareschi. Brogi top per le Società.

Mannucci: "Scorrettezze? Macchè, ho fatto lo stesso". Terzo Shardana. Maggi trionfa fra i capitani, Cini tra i barbareschi. Brogi top per le Società.

Mannucci: "Scorrettezze? Macchè, ho fatto lo stesso". Terzo Shardana. Maggi trionfa fra i capitani, Cini tra i barbareschi. Brogi top per le Società.

Si sarebbe divertito Andrea Mari, detto Brio, a vedere le ’sportellate’ che in pista hanno fatto ieri Gingillo e Turbine per conquistare il gradino più alto del podio. Prima nella finalissima riservata alla loro categoria, senza esclusione di colpi e con sorpassi continui. Poi anche nella super-finale a cui partecipavano i migliori classificati di ogni categoria. Dai barbareschi ai capitani, dal Comitato Amici del Palio ai presidenti di Società, agli ex dirigenti, ai veterinari-maniscalchi. Per la cronaca, il vincitore dell’edizione numero dieci è stato Gingillo che sale così a quota tre successi. "Partito in testa e dalla prima posizione? Perché no, vai davanti almeno non soffri", scherza il fantino. "A chi dedico questa vittoria speciale? A Dario (il figlio, ndr), magari prima o poi tocca anche a lui", aggiunge. Lottata, come detto, la gara su 12 giri con Turbine che ieri era scatenato. "Cosa ha fatto nella finale fantini Gingillo? Mi ha dato un colpo e mi ha buttato un po’ fuori ma ce l’ho fatta a rimanere dietro lì. Avrei fatto uguale a lui, anzi prima quando l’ho passato ho fatto così. Ci si diverte", rilancia il fantino.

Brio aveva vinto il palio dei Go kart che, da quando è scomparso, lo ricorda sebbene il suo fare guascone resti indelebile nel cuore di tanti senesi. A consegnare il premio ’Le stelle di Brio’ al vincitore assoluto della sfida sui go kart, Gingillo appunto, c’era anche la madre del fantino. Accanto alla Lilt anche in altre iniziative di beneficenza, oltre a quella appunto della due giorni a Casetta, ripresa da Canale 3 e che ha visto tanta partecipazione.

"I go kart? Non è banda, non sono un asso. Ma è bello esserci in una giornata per stare insieme per beneficenza", commenta Velluto appena terminata la sfida della sua categoria. Inondato di complimenti il fantino vittorioso ad agosto nella Lupa che ha trasferito i cavalli a Pian delle Fornaci. Un ritorno all’ippodromo dove era già stato a lungo. "Per adesso ci sono sette cavalli ma arriveremo a dieci. Si riparte", aggiunge. "Scrivi che Maggi non ha indossato la maglietta come gli altri, mettendo la tuta", invita il capitano della Tartuca Niccolò Rugani che continua a scherzare con il collega della rivale. Che ha pigiato forte sull’acceleratore nella sua categoria precedendo Jacopo Castagnini, mangino dell’Onda. Quinto Guido Guiggiani capitano della Giraffa, settimo Rugani, ottavo Andrea Causarano della Selva e poi Andrea Camarri, mangino del Nicchio. La finale dei fantini ha visto trionfare, come detto, Gingillo, seguito da Turbine, terzo Shardana, quarto Tamurè, quinto Carburo, quindi Stoppa, Velluto e Renato Gigliotti. E se per quanto riguarda le Società è Brogi dell’Onda sugli scudi nella finale di categoria, nel caso dei barbareschi prevale Filippo Cini del Bruco. Nel gruppo degli ex dirigenti, i Legend, la spunta Stefano Berrettini organizzatore dell’appuntamento che nella finalissima è quarto, alle spalle dei tre fantini.

Laura Valdesi