Cavalli infortunati al Palio, gli animalisti: “Presenteremo denuncia”

Dopo la caduta dei cavalli della Giraffa e dell’Istrice, l’associazione Aidaa fa sapere che presenterà denuncia per maltrattamento di animali. Il presidente dell’Oipa: “Basta Palii, grottesco che qualcuno lo voglia patrimonio Unesco”

Palio dell'Assunta 2023 (Foto Lazzeroni)

Palio dell'Assunta 2023 (Foto Lazzeroni)

Siena, 17 agosto 2023 – Dopo la caduta dei cavalli della Giraffa e dell’Istrice al Palio dell’Assunta, l’associazione Aidaa fa sapere stamani che presenterà denuncia per maltrattamento di animali. Così informa Aidaa, Associazione italiana difesa animali e ambiente. 

I due animali infortunati, Abbasantesa e Antine Day, sono stati portati nella clinica veterinaria il Ceppo per accertamenti. La stessa associazione degli animalisti, in una nota, annuncia che presenterà anche una richiesta di accesso agli atti per conoscere le reali condizioni di salute dei due cavalli.

Anche l’Oipa, organizzazione internazionale protezione animali, si accoda alle proteste: “Il Palio di Siena – scrive l’organizzazione – si conferma una manifestazione pericolosa, che mette a repentaglio la vita dei cavalli e offende la sensibilità di chi ama e rispetta gli animali”. 

“La pista continua a mettere a rischio l’incolumità degli animali e degli stessi fantini, senza considerare l’ombra del doping che più di una volta si è allungata sulla gara”, commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. “Nel 2018 la competizione causò la morte di Raol, cavallo simbolo delle vittime del Palio, e solo dieci giorni fa la Quintana di Ascoli è stata letale per la povera Look Amazing, abbattuta a seguito del grave infortunio dovuto a una tremenda caduta”. 

"Basta Palii, basta Quintane, basta Giostre con l’uso dei cavalli su piste inidonee: tornei anacronistici che non hanno più ragione d’essere in un’epoca dove cresce e si consolida una sensibilità, sostenuta anche dagli orientamenti giuridici e giurisprudenziali, che non vuole usi e abusi sugli animali”, afferma l’Oipa. “Che poi qualcuno voglia addirittura il riconoscimento del Palio di Siena quale patrimonio culturale immateriale Unesco è surreale e grottesco”, conclude l’organizzazione.