Laura Valdesi
Cronaca

Palio, la cena della vittoria dell’Onda. A tavola in 1400, nel cielo otto lune

Ovazione per i protagonisti del successo e per Tabacco. I video raccontano la storia di una contrada felice

Siena, 29 settembre 2024 – Un soffio d’aria fresca accarezza i 1400 a cena in piazza del Mercato. Le otto grandi lune che danno luce, insieme ai braccialetti antichi al Tartarugone e quelli attuali sull’altro lato, spenti. Un video squarcia il buio del salotto di Malborghetto che inizia così a raccontare la sua storia. Partendo dal libro dei verbali più antico fra quelli conservati dalle Contrade che risale al 1524, per riavvolgere il nastro dei ricordi e dei Palii vinti, prendendo per mano ondaioli e ospiti. Oltre 1400 a tavola davanti al concone sormontato da un grande schermo che, con il passare delle ore, rimanda volti. Brindisi. Emozioni e sorrisi. Come quelli di chi, entrando, si è fermato per una foto ricordo davanti al banner all’ingresso che evoca il red carpet dei festival del cinema.

Il priore Massimo Spessot e i suoi vicari – Giulio Salvini, Guido Cavati, Roberto Lusini, Lorenzo Baragatti – irrompono nella cena. Per primi, chiamati dai conduttori della serata che hanno le voci di Carlo Bartalini e Valentina Tomei. Poi il capitano Alessandro Toscano, acclamato con i mangini Jacopo Castagnini, Mirko Gentilini e Guglielmo Ascheri. Ovazione per il fantino, Brigante, ma anche per il cavallino ondaiolo con cui ha vinto: Tabacco. Per il barbero posto d’onore nel box vicino al concone su cui viene sistemato il Drappellone di Giovanni Gasparro, accompagnato da alfieri e tamburino monturati in Piazza a luglio. L’Onda ha voglia di scherzare e divertirsi. Si saprà poi che ha chiesto addirittura al Comune la montura con i colori della balzana dell’uomo che svela il Palio nel cortile del Podestà facendola indossare ad un contradaiolo. Che assomiglia tanto a quello dipinto proprio nel Drappellone. E, come lui, si affaccia da dietro il velo-tenda chiedendo però quando si mangia.

Detto fatto. Cominciano ad arrivare il carpaccio di lonzino, i vol au vent con spuma di fegatini, olive nere. Un tripudio di sapori che anticipa risotto allo zafferano e taleggio, ravioli artigianali, quindi filetto al pepe rosa che escono dalla cucina nascosta all’interno del Tartarugone. Tutto innaffiato dal vino che ’scioglie’ ospiti e ondaioli. La Contrada ha voluto donare loro un ferro di cavallo benaugurante, sopra la data del 4 luglio 2024 ed un baffo dei colori di Malborghetto. Vengono scandite le lettere delle Consorelle, sono le 22 passate quando entra la prima Contrada alleata, il Nicchio, con la dirigenza fino ad allora nel piano alto del Concone, insieme a quelle di Tartuca e Valdimontone. Per queste ultime la chiamata arriverà più tardi, alle 23 abbondanti. I filmati accendono la serata, scorrono a tratti i volti dei contradaioli che un Numero unico, seppure capiente, non può ospitare al completo.

La notte dell’Onda è ancora lunghissima. Le parole del priore, il messaggio del capitano e del fantino a cesellare, quando il fresco si fa sentire, una vittoria che esalta Malborghetto. La quarta dal luglio 2012 ad oggi.