
L’onorando dei Servi sottolinea la soddisfazione per avere messo in cantiere l’intervento .
di Laura Valdesi
SIENA
Un Cencio con le tinte della terra di Siena. Del tufo. Alfiere e tamburino, i bambini delle Contrade che corrono il loro palio, quello dei cittini. E, in basso, 17 piccoli con giubbetto e zucchino delle Contrade, che si tengono per mano. Così il pittore del Drappellone di luglio, Riccardo Manganelli, l’artista senese che ha vinto il concorso bandito dal Comune, ha interpretato la corsa dei cittini. Un’opera molto bella e curata. Intensa. Che trasmette emozioni. Racconta i senesi del futuro a cui spetta il compito di tramandare una tradizione senza tempo. "Un palio molto bello. Penso che se, come sempre, quello dei cittini riflette in qualche modo il Drappellone di Provenzano sarà una bellissima opera d’arte", spiega il priore del Valdimontone Alberto Benocci. Che ha presentato giovedì sera, nell’ambito degli appuntamenti per la festa titolare dei Servi, il Palio di Manganelli che andrà, appunto, alla Contrada vincitrice del Palio dei cittini. Si saprà stasera chi lo conserverà nel museo, alle 22, quando si svolgerà la 43esima edizione. "Negli ultimi anni i pittori incaricati di fare il Drappellone hanno presentato realizzazioni molto belle. Anche Riccardo Manganelli, che era con noi alla presentazione, ha confermato che ci teneva particolarmente e che gli ha fatto molto piacere dipingerlo", aggiunge Benocci.
Priore, una festa titolare più soft, senza musica.
"I numeri sono sempre elevatissimi, come succede da anni. Una cena senza musica non credo che cambi nulla ma è un senso di rispetto al momento che stiamo vivendo. La Contrada per essere capita deve anche cercare lei stessa di comprendere le situazioni".
Quanti sono oggi i battezzati?
"Non l’ho neppure chiesto. E’ il giorno più bello per un priore, se sono tanti bene, se pochi felicissimo lo stesso. E’ ininfluente".
Dall’ultima festa titolare cosa è cambiato nel Valdimontone?
"Tante le iniziative. Ma su tutte spicca il permesso per la ristrutturazione della Società Castelmontorio ed il suo ampliamento. Inizieremo i lavori subito dopo il Palio di agosto, dureranno due-tre anni".
Gli elementi salienti?
"La nuova sala che sarà costruita conterrà circa 800 persone. Avrà un importante impatto urbanistico, oltre che naturalmente economico. Era qualcosa di cui la Contrada aveva un bisogno estremo. Non nel quotidiano ma nelle occasioni importanti si trovava in forte difficoltà ad avere ambienti chiusi per ospitare le proprie iniziative".
Il progetto è dell’architetto Andrea Milani.
"Certo, un grande professionista. Quella attuale è del resto di Michelucci. Il vecchio ambiente non subisce modifiche particolari, il pratino resta invariato ma sotto ci sarà uno scavo con una vetrata molto ampia. Una grande opera di riqualificazione del territorio e di impatto urbanistico sulla città".
Quale è l’auspicio di Benocci per la sua Contrada?
"Che ci sia sempre armonia e anche che la dea bendata ci dia una mano per correre".