Dopo poco più di tre mesi di apparente torpore si riaccende con uno scambio di comunicati la polemica suscitata dal Palio dei Ciuchi dello scorso settembre quando, la inaspettata discesa in pista di una dama del comune, sembrava aver alterato irrimediabilmente il risultato della corsa. Come un fulmine a ciel sereno il 19 dicembre un primo comunicato di Fratelli d’Italia che accusa la giunta in carica e soprattutto il sindaco Nucci di impropria gestione dell’avvenimento prima e poi di inerzia. Il Palio dei Ciuchi ha quindi lasciato un attimo le sembianze di una polemica contradaiola per assumere quelle di questione politica. Non si è fatto attendere ieri un comunicato di risposta da parte del Comune. L’appello sembra infatti essere: "La politica faccia un passo indietro". E poi: "L’attacco è uno sconfinamento di campo mai accaduto prima nella nostra comunità – recita il comunicato – lo rivolge indirettamente a tutto il mondo delle nostre contrade e dei nostri giovani e concittadini che con passione si dedicano all’organizzazione del Palio". In effetti nelle ore che hanno seguito l’evento si era resa necessaria una decisione difficile dovuta a una situazione inedita. Una figurante aveva superato la transenna per lo stupore di ciuchi, fantini e i circa 1800 spettatori accalcati nello storico stadio Guglielmo Marconi, presentandosi davanti al fantino della contrada della Corona Giorgio Frusteri. Di questo disorientamento aveva approfittato il fantino della Pergola Francesco Landi su Dante, effettuando un immediato sorpasso e arrivando primo al traguardo. Tutta la giuria, composta fra gli altri dal vicesindaco Mattia Mangone, aveva preso la difficile decisione dell’annullamento della corsa. "Questa scelta - spiega il comunicato – è stata dettata dalla volontà di mantenere l’integrità della festa (…) decisione oggetto di verbalizzazione, nota e controfirmata da tutte le contrade".
L’Amministrazione esprime inoltre il proprio rammarico per il fatto che in un momento di condivisione dell’evento questo accadimento sia stato trasformato in un caso politico. Il comunicato di FdI aveva esordito affermando: "Il Comune rinuncerà al ruolo di supervisore dell’evento. Di tutto questo non sarà tanto la corsa, il fantasma o la vittoria della Pergola ad essere ricordata, ma l’inadeguatezza del sindaco e della sua giunta nell’affrontare una situazione complessa ma gestibile". E la giunta risponde: "La giunta non intende abbandonare il Palio; al contrario, desideriamo preservarne l’essenza sottraendo il Comune da cariche non necessarie, ma continuando a garantire il nostro sostegno e patrocinio". Ci sarebbe da chiedersi se la polemica si spegnerà così, ma di sicuro a giudicare saranno gli arbitri più accreditati: gli ascianesi.
Rosario Simone