Palio dell’Assunta, mossa sotto la lente. Quattro fantini a rischio sanzione

Brigante e Tittia per il cambio di posto al via, Velluto e Tamurè per alcuni comportamenti al canape

Palio dell’Assunta, mossa sotto la lente. Quattro fantini a rischio sanzione

Un momento della partenza del Palio dell’Assunta che è poi stato vinto da Velluto su Benitos nella Lupa. I comportamenti scorretti per Giordano sono avvenuti fra i canapi

Addebiti sia per il Palio di luglio che per quello di agosto: così ha deciso l’assessore delegato Giuseppe Giordano. Che per Provenzano li ha fatti notificare solo al Nicchio, per l’Assunta invece anche ad Istrice, Oca, Lupa, Valdimontone e ancora al Nicchio. Più quattro fantini: Tittia, Tamurè, il vittorioso Velluto e Brigante. Ora hanno tutti sette giorni per produrre memorie in loro difesa alla luce delle quali il giudice Giordano poi deciderà se avanzare o meno la richiesta di sanzione per il comportamento posto in rilievo.

L’Istrice viene chiamata in causa per la responsabilità oggettiva (articolo 101 del regolamento) per agosto a causa del comportamento del fantino Tittia che "al momento dell’abbassamento del canape partiva con il cavallo dal primo posto anziché da quello assegnatogli alla mossa", si legge nell’ordinanza che riguarda Camollia. Stesse accuse in quella notificata al sardo-tedesco. Più corposo l’addebito rivolto da Giordano alla Lupa e a Velluto per via del comportamento al canape prima della partenza. Gli si contesta "di avere, in modo del tutto inusuale, durante il tondino, fermato Benitos repentinamente così da ostacolare quello dell’Istrice impedendone il normale proseguimento lungo il percorso. La condotta del fantino della Lupa costringeva Tittia a retrocedere". Nel capo di accusa anche l’aver "messo in atto nella parte bassa del canape continui tentativi di ostacolo nei confronti della rivale che, pertanto, aveva difficoltà a mantenere la posizione. Detti atteggiamenti sono stati attenzionati dal mossiere che ha sollecitato – si legge nell’ordinanza – il fantino della Lupa a creare lo spazio necessario per far rientrare in seconda posizione" Camollia uscita dallo schieramento". Atteggiamenti con cui il fantino avrebbe infranti l’articolo 97 e 64 del Regolamento del Palio. Anche il Nicchio dovrà discolparsi per quanto fatto da Tamurè che indossava il giubbetto dei Pispini. Anche in questo caso la lente riguarda solo le fasi fra i canapi, prima dell’abbassamento di Renato Bircolotti. La sua colpa sarebbe stata quella di "aver sporto volontariamente il gomito, durante una fase della mossa, verso il fantino della rivale, il Valdimontone inducendo, con una sollecitazione non consentita, la partenza improvvisa del cavalli il cui fantino (Scompiglio, ndr) cadeva". L’assessore delegato ritiene pertanto responsabile del volo al canape di Scompiglio proprio Tamurè. Che deve inoltre difendersi dall’accusa di aver svolto un’azione di continuo disturbo e schiacciamento verso il basso sia nei confronti della rivale che di tutte le altre Consorelle creando una situazione di grande confusione che ha compromesso la stabilità delle posizioni. Comportamenti per cui anche il mossiere ha formulato un avvertimento e un richiamo ufficiale".

Infine l’Oca e Brigante a cui Giordano fa un addebito perché al momento del via avrebbe spostato il cavallo dal quinto al terzo posto e avendo da quest’ultimo effettuato la partenza".

Al Valdimontone, invece, si addebita che un contradaiolo è andato in pista, vicino al verrocchio, subito dopo la caduta di Scompiglio, senza che nessuno gli avesse dato il permesso. E "per avere un fiduciario del capitano all’altezza dei canapi e in prossimità del verrocchio – si legge – poco dopo il volo da cavallo di Scompiglio, fatto ingresso in pista senza alcuna autorizzazione, trattenendosi per un breve periodo di tempo".

Ora tutti gli avvocati palieschi si metteranno a lavoro per far evitare la sanzione a chi è finito nel mirino.

La.Valde.