Siena, 5 luglio 2019 - «Un flop gli ascolti della diretta Rai del Palio? Assolutamente no. Un dato su tutti: abbiamo preso uno share del 3,9% e l’abbiamo portato, a chiusura della trasmissione, al 9%. Questo è un successo», rivendica Fiamma Cardini, amministratore delegato del Consorzio per la tutela del Palio che si occupa delle immagini e della comunicazione. «Dirò di più. Va considerato che la diretta di Annalisa Bruchi e Giovanni Mazzini è terminata alle 19.59, in anticipo rispetto al cosiddetto ‘prime time’ che si registra quando le persone rientrano a casa e accendono la televisione. Questo ha determinato, rispetto agli anni scorsi, un calo inevitabile. Ma non dovuto al fatto che il ‘prodotto’ Palio non interessa. Lo scorso anno la diretta proseguì fino alle 20.46 e l’anno precedente ancora fino alle 21.08, facendo saltare il telegiornale. Ecco perché non si possono fare paragoni. Sarebbe come confondere le pere con il cavolo».
Dunque, c’è soddisfazione per i risultati.
«Certo, in primis da parte dei vertici della rete. Sia per quanto concerne i risultati numerici che relativamente al prodotto in sé. Che è stato apprezzato anche dal Comune con cui c’è stata una stretta collaborazione. Abbiamo riportato un senese alla regia, Riccardo Domenichini, reintroducendo un occhio più avvezzo alle cose di Contrada per quanto riguarda le immagini».
Restando in tema: quelle trasmesse dalle televisioni private sono fornite sempre dal Consorzio.
«Tutte sono prodotte da noi. Ci siamo preoccupati non solo, per così dire, del ‘cliente’ principale che è la Rai, ma riportando un senese alla regia anche dei nostri cittadini che guardano il Palio in televisione».
E’ stato fatto vedere persino il ferro perso dal Bruco la sera della prova generale.
«Segno di una forte attenzione, certo dovuta, al barbero che è stato seguito fino all’ingresso nell’Entrone e poi quando è uscito da qui accompagnato dai brucaioli. In totale trasparenza».
Installata, poi, una nuova telecamera.
«Nell’ultimo materasso di San Martino. E’ molto spettacolare. Ma abbiamo posto particolare attenzione nella diretta anche alla passeggiata storica tanto che sono state mandate in onda le sbandierate di tutte e dieci le Contrade che correvano. Uno sforzo che ha condotto ad un ottimo risultato di questa diretta, per così dire, made in Siena che è piaciuta anche alla Rai. Soltanto il service è esterno, i cameraman sono da anni impiegati per il Palio».
La formula non cambierà ad agosto.
«Vorremmo proseguire sulla stessa linea, parlando dell’attualità della città, del suo rilancio perché, come dice il sindaco, ha tanto da dare. Parleremo ancora di ciò che sono le Contrade e il Palio, non si esauriscono in un minuto e 14 di Carriera ma rappresentano la vita di tutti i giorni».