di Laura ValdesiSIENAChi voleva ad ogni costo una pista con il fondo come quello di Legnano, sperimentata anche all’ultimo palio di Castel del Piano, si metta l’animo in pace: nel 2025 i cavalli che si addestrano per il Palio galopperanno sempre a Mociano e le corse si svolgeranno a Monticiano. Niente fondo per tutte le stagioni che regge anche in caso di pioggia. Siena prosegue la tradizione. In futuro si vedrà. Così ha deciso ieri la giunta Fabio approvando il Protocollo equino 2025, una sorta di ’bibbia’ per quanto riguarda la preparazione dei mezzosangue. Le iscrizioni per essere ammessi alla previsita che dà accesso all’Albo inizieranno il 10 febbraio e scadranno alle orer 12 del 6 marzo. Non si dice ancora, però, se alla fine sarà possibile effettuarle a Pian delle Fornaci oppure si tornerà alla clinica del Ceppo.
Novità clamorose non ci sono. A parte una che è legata, spiega il Comune, all’ordinanza del 23 dicembre scorso del Ministero della Salute, firmata dal sottosegretario Marcello Gemmato che resterà in vigore fino ad aprile. Tre mesi. In un passaggio, come si ricorderà, si vietava "l’uso di equidi di età inferiore ai quattro anni compiuti" nelle manifestazioni popolari extra ippodromi. Ebbene, nel nuovo Protocollo all’articolo 5, lettera d, si legge infatti "che possono essere iscritti i cavalli che alla data del 10 giugno 2025 compiranno quattro anni. Ai lavori di addestramento non potranno partecipare quelli di età inferiore ai 4 anni compiuti". Tradotto: vuol dire che un mezzosangue può essere segnato alle visite di ammissione se appunto raggiunge questa età entro il 10 giugno, data che, viene da pensare, sarà l’ultimo appuntamento di Mociano. E dunque dell’addestramento. Ma finchè non avrà ’spento le candeline’ previste all’articolo 5 niente galoppi per lui.
Analizzando il Protocollo fresco di approvazione emerge inoltre un altro aspetto di cui i tanti appassionati e proprietari devono tenere conto: le misure richieste restano quelle di sempre, quanto a stinco e altezza al garrese. Si specifica però che i cavalli dovranno risultare idonei "anche per morfologia e sanità (come sempre) a giudizio insindacabile della commissione tecnica". Significa che se anche un mezzosangue rientra nei parametri biometrici i veterinari possono considerarlo ugualmente non adatto per il Protocollo. E nessuno potrà replicare. Piccoli accorgimenti ancora: al momento della visita i cavalli verranno identificati attraverso l’applicazione di un trasponder. Non si parla più, inoltre, del Coggins test che veniva controllato dall’Asl, necessario per movimentare i mezzosangue, spiegando che al momento della visita dovranno essere sottoposti a test Elisa per il rilievo degli anticorpi nei confronti del viturs dell’anemia infettiva equina, con valenza annuale, considerata l’alta concentrazione di animali che partecipano alle visite". Insomma, da un primo sguardo il Comune ha voluto ribadire l’importanza delle regole che ormai da tempo si è dato, evitando di stravolgerle. Perché le precauzioni e le tutele della nostra Festa sono esempio per tutte le altre manifestazioni. Ciò non toglie che ci si deve sempre adeguare ai tempi, di qui la regola dei 4 anni compiuti entro il 10 giugno che attinge all’ordinanza del sottosegretario al ministero della Salute.